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Una cena vegana da Raffaleo in centro a Torino

di CORRADO LARONGA

Siamo stati da Raffaleo per provare il loro percorso 100% vegano. Ma perché? Facciamo un passo indietro. 

Gli italiani sono sempre più vegan. I dati parlano chiaro: secondo il rapporto Italia 2024 di Eurispes, il 7,2% degli italiani si definisce vegetariano, mentre il 2,3% segue una dieta vegana. In totale, il 9,5% della popolazione evita il consumo di carne o di prodotti di origine animale, un dato in netta crescita rispetto al 6,6% rilevato nel 2023.

E i ristoranti cosa fanno? Si adeguano ai tempi e propongono sempre più piatti, o addirittura interi menu 100% vegetali che non solo permettono a chi segue una dieta vegana di andare a cena fuori e di mangiare bene, ma propongono anche agli onnivori un’esperienza un po’ fuori dalla loro abituale comfort zone.

Prima di innervosirsi (che lo sappiamo che qualche fanatico della porchetta sta già per commentare improperi variopinti contro le diete “altre”), ricordiamoci sempre che il termine “onnivoro” deriva dall’unione delle parole latine omnis (tutto) e vorare (mangiare), quindi significa “colui che si nutre di tutto”, anche di vegetali.

Può dunque un onnivoro provare un menu 100% vegano? Sì, se lo fa da Raffaleo, dove siamo stati per un percorso che ci ha sorpreso in positivo e ci ha dimostrato quanto possa essere sfaccettata, gustosa e divertente la cucina vegetale quando in cucina hai uno chef particolarmente tecnico e fantasioso.

Da Raffaleo non ce n’è uno, ma ben due: Kevin Giovanetti e David Cabrera, sotto l’occhio attento di Gerry Sottile, Executive Chef e patron del ristorante. Quei tre ne combinano di belle in cucina, proponendo una serie di piatti e di menu che regalano gustose emozioni sia agli amanti della cucina classica sia a chi a tavola preferisce essere stupito. I degustazione sono Piemontese, Vegano e un signature a mano libera degli chef. Qui, ma anche nelle proposte alla carta, si respira grande internazionalità: prodotti e preparazioni dal Sud America, dall’Asia e dalla Francia incontrano i loro corrispettivi italiani in una varietà che risulta comunque coerente e identitaria, come se il marchio di fabbrica fosse una solidità che ama la fantasia e i dettagli.

Molto curata anche la cantina dei vini, la selezione delle birre e dei distillati, prodotti con i quali si possono fare dei pairing interessanti che rendono ogni menu un viaggio a tuttotondo. Noi, in due, abbiamo optato per il menu vegano, accompagnati rispettivamente da un percorso vini e da un inedito percorso birre che abbiamo appositamente chiesto per esigenze gustative. Bello, buono, promosso a pieni voti.  

Raffaleo
100% Broccolo: antipasto vegano a base di broccolo che esalta l’ortaggio in ogni sua forma e consistenza.
Raffaleo
Pasta e Fagioli vegana: pasta mista mantecata con crema di fagioli borlotti all’aglio e pecorino vegetale, fagioli neri alla messicana, fagioli occhio nero croccanti, fagioli rossi al porto, bacon vegetale e olio all’erba cipollina.
Raffaleo
Melanzana umami: melanzana cotta in due tempi e in salsa BBQ vegana, umami di pomodorino, chimichurri e manioca cotta nel carbone e poi fritta.
Raffaleo
Biglie sulla spiaggia: biglie di cheesecake vegana, crumble vegano, polvere di cocco e purea di mango.

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