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CioccolaTò 2025: a che punto siamo?

C’era una volta CioccolaTò, prestigiosa kermesse sul cioccolato nata a Torino nel 2003 e diventata, nel corso degli anni, un appuntamento capace di richiamare persone da tutto il mondo, grazie all’alta qualità degli espositori coinvolti, degli appuntamenti culturali e degli eventi collaterali.

Poi, la “catastrofe”. Non il Covid, ma le recenti turbolenze giudiziarie della passata gestione hanno portato il Comune di Torino a prendere le distanze dal concessionario e a cancellare l’edizione del 2024, per la quale si era già messa in modo una poderosa macchina organizzativa. Dopo un tira e molla all’italiana, però, ecco arrivare l’annuncio: CioccolaTò, epurata dagli affari illeciti che l’avevano vista tristemente protagonista, tornerà nel 2025, precisamente a febbraio, periodo scelto per non sovrapporsi al ricco palinsesto di eventi della stagione autunnale (Artissima e ATP Finals su tutti).

Dunque, cosa si sa della nuova edizione? Sostanzialmente, ancora molto poco. Novità sicura è però la concessione del marchio da parte del Comune alla Camera di Commercio di Torino, con Turismo Torino indicato come ente preposto a gestire l’organizzazione insieme al circuito dei Maestri del Gusto.

La scelta lascia ipotizzare una direzione ancora più netta verso la sempre maggiore qualità degli espositori, mentre ancora non sono noti gli ospiti nazionali o internazionali che potrebbero prendere parte alla kermesse, così come gli eventi che sicuramente animeranno la città durante tutta la sua durata (ancora sconosciuta).

Grandi cose ci aspettiamo sul fronte locale, dove il Comitato del Gianduiotto di Torino, fresco vincitore di una battaglia all’ultima fava di cacao per il riconoscimento del marchio IGP, potrebbe presentarsi come nuovo protagonista di un rilancio culturale e gastronomico importante grazie al disciplinare che presto regolamenterà la produzione del cioccolatino più famoso della città.

Ma potrebbe essere anche l’occasione per il consolidamento della svolta vegana del cioccolato, cominciata in verità ben prima che Ferrero presentasse la sua Nutella plant based, con realtà tutte piemontesi come La Perla di Torino o Venchi che da tempo realizzano gianduiotti e molti altri prodotti vegani (proprio in questi giorni La Perla ha lanciato il nuovo Tartufo di Cioccolato “Ambra”, 100% vegano a base di Dattero, Mandorla, Cocco e Cacao).

Gli ingredienti, insomma, ci sono tutti affinché la nuova edizione di CioccolaTò sia una grande edizione. Nelle prossime settimane, Camera di Commercio e Comune dovrebbero cominciare a svelare qualche dettaglio in più sull’organizzazione della kermesse più dolce di Torino, quindi non resta che attendere e predisporre le papille gustative ai numerosi assaggi del prossimo febbraio.

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