di CORRADO LARONGA
Quando a Torino cominciò a spargersi la voce che la storica libreria Luxemburg avrebbe chiuso, un velo di tristezza avvolse la città. Da un giorno all’altro, ci sentimmo come catapultati sul set di quella deliziosa commedia del 1998 in cui una giovane libraia interpretata da Meg Ryan deve salvare la sua piccola libreria di quartiere dalla concorrenza di una grande catena di distribuzione di proprietà di un facoltoso imprenditore, interpretato da Tom Hanks.
La storia, però, non era la stessa e il lieto fine della nostra lo ha dimostrato: la Luxemburg continua a esistere, solo qualche metro più in là. Non sappiamo se verrà confermata o meno tra le 10 librerie più belle del mondo, ma quello che è certo è che la nuova location ha charme e personalità da vendere. Innanzitutto, la posizione, in quella Galleria Subalpina amata da Nietzsche e Gozzano e che ormai da anni è tornata a essere un luogo di cultura e di storia tra i più amati dai torinesi.
Un primato, però, la nuova Luxemburg già ce l’ha: ospita infatti, al suo interno, il caffè letterario più piccolo d’Italia, che con i suoi 12 mq accoglie gli ospiti dalle 9 del mattino alle 23:00, passando dalle colazioni ai pranzi per arrivare al sacro rito dell’aperitivo e al dopo cena. Lo spazio è curato da Diego Dequigiovanni, già fondatore di Luogo Divino in via San Massimo, ed è gestito da Marco Peyron, che da oltre trent’anni si occupa di enologia e ristorazione e che annovera nel suo curriculum gestioni prestigiose, come quella dell’Antica Enoteca del Borgo in via Monferrato, senza dimenticare le collaborazioni con il gruppo Barz8 e con il Parola Wine Bar.
L’offerta cambia a seconda dei momenti della giornata, con collaborazioni prestigiose come quella con Baratti & Milano, storico caffè anch’esso situato in Galleria Subalpina che fornisce i deliziosi tramezzini che si possono gustare all’interno del bar o in un dehors da 50 posti a sedere che parte dell’entrata della caffetteria e arriva fino all’uscita su via Cesare Battisti.
Si chiama “Caffetteria Locale”, quindi non c’è da stupirsi se la cantina dei vini privilegia etichette piemontesi, selezionate però solo da piccoli produttori e con un occhio di riguardo alle etichette naturali. Lo stesso discorso vale per i distillati e i liquori da miscelazione, per i quali la collaborazione questa volta è con Dispensa, altra prestigiosa realtà della Galleria Subalpina di proprietà di Compagnia dei Caraibi. Un’offerta importante che si traduce in una carta drink classica e di alta qualità, perfetta per il momento dell’aperitivo come per il dopo cena.
Grande protagonista è anche il caffè, il monorigine Mundo Novo proveniente dalle piantagioni brasiliane Almeida Berreto (1200 metri di altitudine) e torrefatto da Costadoro. Con una tazzina fumante in mano, persi tra la bellezza della Galleria e il profumo della carta stampata, leggere qualche pagina del libro che avete appena acquistato nella nuova, vecchia Luxemburg ha tutto un altro sapore.