di ANASTASIA OSSOLA
Abocar Rimini, ovvero la cucina sudamericana che incontra quella romagnola. Vi siete mai chiesti cosa ne potrebbe nascere?
Potreste per esempio trovarvi nel piatto una chips di tapioca con una maionese di soya e scalogno romagnolo, oppure un diaframma di mora romagnola con una mela cotogna, del miso di cacao e della radice nera.
Insomma, una serie di accostamenti e di combinazioni in grado di delineare un menu dai sapori forti e marcati ma facilmente riconoscibili.
Abocar significa proprio questo: avvicinare.
Avvicinare a sua volta significa mettere accanto a loro degli elementi, se poi questi si sposano, si mischiano, si esaltano a vicenda è merito solo di mani sapienti.
Come quelle di Mariano, argentino di Cordoba, e quelle di Camilla, italiana di Rimini, che durante i loro viaggi hanno incontrato la strada l’uno dell’altro dando vita ad un progetto che ad oggi ha una forte identità e tanto margine ancora di crescita.
Il pensiero è lineare, coerente e costante.
I piatti sono eleganti e dal sapore persistente.
Quattro percorsi degustazione: uno di carne, uno di pesce, uno misto di carne e pesce e un menu a mano libera, quello che abbiamo scelto noi, composto da 8 portate più 4 entrèe.
In accompagnamento, la possibilità di abbinare 3, 4 o 5 calici di vino oppure optare per la carta, molto ricca, con un bel lavoro sulla regione e sul territorio italiano più in generale, oltre a qualche etichetta da Francia, Germania, Spagna, Austria, Ungheria.
Peccato per le etichette argentine, presenti in carta ma in piccola quantità.
REPORTAGE GASTRONOMICO