La chiamano “eleganza informale”, e ogni volta che si torna al Cannavacciuolo Bistrot Torino si capisce perché.
Sono ormai parecchi mesi che Nicola Somma ha passato il testimone in cucina al triestino Emin Haziri, che ne ha raccolto l’eredità non mancando di personalizzarla con il suo tocco. Giovane, tecnicamente molto capace e fantasioso, il nuovo chef ha recentemente presentato un menu che colpisce per sapori, colori, profumi e architetture.
Ma anche l’occhio vuole la sua parte, e qui lo si capisce fin dagli antipasti: Sgombro, barbabietole e caviale ne è un esempio, una magnifica terrina in cui a ricoprire lo sgombro sono petali di barbabietola disposti a creare una trama elegante e colorata.
E per finire, avete mai mangiato un dolce ai funghi? Perché quando arriva Zucca, funghi e gelato alla vaniglia, il profumo è proprio quello. In bocca, questo “dolce non dolce” si rivela straordinario, con i suoi funghi caramellati, la dolcezza della zucca e la freschezza del gelato alla vaniglia, il tutto adagiato su una terra… ai funghi!
Una rondine non fa primavera, ma questo menu ci traghetta con estrema piacevolezza verso la bella stagione!
Si percepisce, nei nuovi piatti, una voglia di giocare tanto con gli ingredienti quanto con l’ospite, al quale certo non passeranno inosservate alcune curiosità come l’acqua di vegetazione, un ingrediente che si ottiene estraendo i succhi delle verdure e facendone una vera e propria acqua con cui condire le linguine al peperone crusco.