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Coronavirus: Ziccat riapre i punti vendita. Parla Alberto Brustia.

Insieme ad altri soci nel 2014 ha rilevato Ziccat e l’ha portata al successo. Oggi, Alberto Brustia ci racconta come l’azienda ha vissuto il periodo di lockdown e come immagina il futuro post Covid19.

Alberto, come avete vissuto in Ziccat questi mesi di lockdown?

Non ti nascondo che sono stati momenti difficili. È capitato tutto a un mese dalla Pasqua, un periodo dell’anno che per noi, come immaginerai, è molto importante. Per fortuna la vendita online di uova e cioccolato è andata piuttosto bene, ma nulla in confronto a ciò che avremmo potuto fare in periodo di normalità. Ad ogni modo, avevamo già acquistato tutte le materie prime e terminato la produzione quando è stato imposto il lockdown, quindi abbiamo avuto delle rimanenze importanti che abbiamo in larga parte donato agli ospedali. Ciò che è rimasto, che ricordo sono prodotti di qualità assoluta come tutti quelli che da anni realizziamo, sono in vendita online a prezzi scontati.

Avevate anche aperto da poco il vostro ultimo punto vendita di Corso Svizzera

Sì, gelateria caffetteria che adesso abbiamo potuto riaprire ma che comunque è stata ferma per due mesi. D’altro canto non si poteva fare diversamente, per fortuna noi eravamo già da tempo attrezzati con il canale di vendita online, altrimenti sarebbe stata ancora più dura. In ogni caso, Ziccat è un’azienda solida, siamo abituati a lavorare sodo e lo faremo ancora di più in questo periodo, per garantire ai nostri dipendenti la sicurezza del lavoro e ai nostri clienti il servizio di sempre. Nessuno verrà lasciato indietro.

Come sta andando la riapertura?

Guarda, i negozi di via Bardonecchia e di piazza Borromini, a dirla tutta, sarebbero potuti restare aperti per la normativa vigente, ma a nostro parere non sarebbe stato né giusto per la sicurezza dei dipendenti, né fruttuoso, perché in questi due mesi in giro non c’era quasi nessuno. Abbiamo comunque riaperto entrambi i punti vendita e in Corso Svizzera facciamo servizio d’asporto.

Secondo te quali saranno i cambiamenti  a livello commerciale e umano?

Sicuramente per un po’ di tempo i canali online verranno sfruttati più dei punti vendita fisici. Nei periodi delle festività più vicine sarà difficile rivedere i negozi pieni cui siamo abituati, ci vorrà un po’ di tempo per superare la paura della vicinanza e del contatto. Questo però non è solo un male: per esempio abbiamo avuto ordinazioni online anche da persone che prima d’ora non avevamo mai effettuato operazioni del genere, penso a persone anziane, per esempio. Sembrerà una sciocchezza, ma hanno imparato qualcosa di nuovo che può sempre tornare utile. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto tutto ciò che era necessario per mettere in sicurezza i nostri dipendenti, i punti vendita e i clienti, quindi siamo sicuri che prima o dopo potremo tornare alla normalità. La mia bisnonna ci raccontava sempre dell’epidemia di febbre spagnola del secolo scorso, di come la gente avesse paura del contagio e di come poi, un passo dopo l’altro, l’abbiano dimenticata e siano ritornati alla vita di sempre. Tutto si supera, ma ci vuole tempo.

Per fortuna voi vendete cioccolato, l’ingrediente della felicità!

Sì, abbiamo una vastissima selezione di praline in venti gusti diversi che venderemo con un forte sconto proprio perché il cioccolato ha in sé la ricetta della felicità, e tutti noi in questo periodo ne abbiamo particolarmente bisogno. Poi naturalmente, nei nostri punti vendita vi aspettano i famosi gianduiotti Ziccat, le tavolette, le creme e tutte le golosità necessarie per recuperare un po’ di allegria, anche in periodi come questo!

 

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