È stata presentata ieri al Teatro Grande di Brescia la 69esima edizione della Guida Michelin Italia.
L’annuncio tanto atteso, quello più bello, il riconoscimento che tutti speravano di raccogliere, fortemente voluto, sia dalla proprietà, la famiglia Dogliani, che dallo chef, Michelangelo Mammoliti è arrivato: due sono le Stelle Michelin che sono tornate a brillare sulla giacca dello chef. Un rosso che difficilmente si può confondere con il resto.
Ci eravamo lasciati a ottobre del 2021: quello il momento in cui Michelangelo Mammoliti, fresco del riconoscimento della seconda Stella Michelin annunciava il suo trasferimento al Boscareto Resort & Spa, alla guida del Ristorante gastronomico, del quale avrebbe seguito la gestione e la guida esclusiva del ristorante gourmet, La Rei Natura. Da quel giorno, non un solo momento Mammoliti ha smesso di fare il cuoco, il gregario delle sue brigate, il cercatore incessante di eccellenze del territorio e di artigiani del gusto in grado di interagire al meglio con le sue idee.
A distanza di due anni da quell’inizio, oggi si raccolgono i frutti e i riconoscimenti per la strada fatta.
Lo chef Michelangelo Mammoliti sembra non trovare parole ma è felice, di una felicità che non ha fine, coordinate precise o scadenza ma che ha già vissuto e di cui il ricordo è ancora vivo: “Nel momento esatto in cui mi è stato detto di presentarmi a Brescia ho ripercorso con la mente gli ultimi due anni di lavoro. Quella della Michelin è una chiamata alla quale ogni chef arriva disarmato, disorientato quasi. Resterà uno dei giorni più belli della mia vita. Resterà la certezza di essere sulla strada giusta, sapendo che c’è ancora tanto da fare”.
Poi è il momento dei ringraziamenti: “Con la famiglia Dogliani ci siamo scelti per fare insieme qualcosa di speciale, che avesse una ricaduta sul nostro territorio, che desse senso altro e ulteriore a quelle vigne, a quella destinazione: Serralunga d’Alba. Spesso però dimentichiamo quanto importante sia nella vita di chi fa il mio mestiere la sfera affettiva, la parte umana di una vita che viene dedicata al nostro lavoro. Parlo della mia famiglia, mia moglie, mia figlia, i miei genitori, la mia brigata. Tutti i ragazzi che lavorano con me ogni singolo giorno della loro vita: chi in cucina, chi in sala, chi all’accoglienza. Nessuno escluso, nessuno prima di un altro. Siamo lì insieme. Immagino una linea di traguardo e un nastro tagliato da tutta la mia squadra. Non è cambiato nulla in questi due anni in cui sono uscito dai vostri radar, voglio ancora raccontarvi una storia, la mia storia. Voglio raccontarvi cosa mia nonna mi insegnò quando dello chef che tutti voi oggi vedete non c’era neppure l’ombra. Voglio dirvi di ascoltare la terra perché è la sola ad essere in grado di offrirci tutto ciò di cui una buona cucina ha bisogno. Grazie a chi ha creduto in me, oggi più che mai”.
In rappresentanza della proprietà, parla direttamente dalle colline di Serralunga d’Alba, l’AD Valentina Dogliani: “Abbiamo scelto di unire le forze legandoci ad uno dei più talentuosi chef del panorama nazionale. Accadeva due anni fa. Nel mezzo tantissimi sacrifici, e un lavoro di squadra, necessario per raggiungere traguardi importanti come questo appena conquistato. La svolta sostenibile della nostra realtà sarà graduale, siamo solo all’inizio, un bellissimo inizio”.