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Felicin alla Consolata, Boutique Bistrot dell’Antica Erboristeria

di CORRADO LARONGA

Da più di 100 anni il loro regno è Monforte d’Alba, ma Silvia Capra e Nino Rocca quest’anno non si sono fatti scappare l’occasione di portare il nome di Felicin anche a Torino, precisamente di fronte alla Consolata, nella piazza omonima, centro del Quadrilatero Romano più elegante.  

Da buoni piemontesi lo hanno fatto in sordina, senza che lo sapesse quasi nessuno al di fuori della famiglia e ancora oggi, a distanza di poco meno di un anno dall’apertura, il locale non ha un sito web né profili social. Per fortuna, i torinesi sanno riconoscere qualcosa di bello quando lo vedono e il passaparola in questa città ha ancora una forza che supera quella di qualunque campagna pubblicitaria, quindi, per farla breve, Felicin alla Consolata è già un successo.

Felicin alla Consolata
Silvia Capra

Tutto è nato per caso quando i gestori dell’Antica Erboristeria della Consolata decisero, con sorpresa di tutti, di chiudere un’attività con più di un secolo di storia, fondata nel 1875 da Rosa Serafino e gestita dai suoi eredi ininterrottamente fino agli anni 2000. Silvia e Nino, da sempre innamorati di quella piccola bottega densa degli odori di erbe e di spezie provenienti da tutto il mondo, hanno unito ragione e sentimento e hanno deciso che quella poteva essere una bella occasione per cominciare a fare anche a Torino quello che da 101 anni fanno a Monforte d’Alba con grande successo, cioè i ristoratori.

Felicin alla Consolata
Felicin alla Consolata: interni

«La storia di Rosa Serafino e della sua erboristeria – dice Silvia Capra – è la storia di una donna in anticipo sui tempi, una studiosa colta, un’imprenditrice, una persona con una visione che è riuscita a trasformare in un’attività che le è sopravvissuto e che ha contagiato, con il suo fascino, anche le generazioni successive. Ovviamente non l’ho mai conosciuta, ma ho sempre pensato di doverle qualcosa per ciò che ha fatto per Torino, una città che io e la mia famiglia amiamo da sempre e dove, appena il lavoro ce lo consente, torniamo con gioia. Nino e io abbiamo amato quella piccola erboristeria e quando abbiamo scoperto che era stata messa in vendita abbiamo temuto di perdere un posto che ci era entrato nel cuore. Così, ci abbiamo pensato e, dopo esserci consultati con i nostri figli, abbiamo deciso di prenderla noi per trasformarla in un’appendice di Felicin, il ristorante con albergo diffuso che la nostra famiglia gestisce ormai da 101 anni a Monforte d’Alba.»

Felice Rocca detto “Felicin” e Claudina Massolino detta “Dina”

Il ristorante con albergo diffuso Felicin è effettivamente diventato, generazione dopo generazione, un punto di riferimento in Langa per la cucina piemontese di qualità e per l’accoglienza, con ricette che arrivano davvero dal ricettario di nonno Felicin e che ancora oggi sono amate dai turisti di tutto il mondo e anche dai residenti.

«Ma – continua Silvia – non abbiamo voluto fare in piazza della Consolata una replicata del ristorante, perché crediamo che un ristorante storico non si possa replicare. È qualcosa di diverso: non un ristorante, ma un boutique bistrot, dove tutto quello che esce dalla cucina è fatto esattamente come a Monforte, dalla materia prima all’esecuzione, ma in formula più smart. Siamo aperti tutto il giorno, dalla colazione all’aperitivo, e il giovedì, il venerdì e il sabato c’è anche la cena su prenotazione. È un posto dove puoi venire a bere uno zabaione con gli amici o a mangiare un piatto di plin, magari per una merenda dolce e salata e anche per bere una bollicina prima di andare a cena. È un locale moderno e versatile in una location storica, gestito da persone che sono nella ristorazione da tutta la vita. Un bel mix che ai torinesi e ai turisti piace, forse perché percepiscono tutta la passione che c’è dietro.»

Felicin alla Consolata
Gli iconici tajarin di Felicin, preparati a mano secondo la ricetta di nonno Felicin

Entrare nel cuore dei torinesi non è facile, ma quando succede non ti lasciano più. Effettivamente, per essere aperto da pochi mesi, la città sembra già aver accolto questo bel bistrot che ha voluto creare una continuità storica con i muri che lo ospitano, scegliendo di definirsi “boutique bistrot dell’Antica Erboristeria”, titolo che ha anche nel nome completo.

«Felicin alla Consolata, boutique bistrot dell’Antica Erboristeria. In effetti come nome è un po’ lungo – sorride Silvia – ma contiene tutto quello a cui teniamo: la storia della nostra famiglia, il ricordo di ciò che questi locali sono stati per quasi 150 anni e, ovviamente, la città di Torino. Con il tempo ci siamo resi conto delle potenzialità che questo progetto poteva avere anche per la città e ci è piaciuto ancora di più. Da quando abbiamo aperto abbiamo mandato a visitare Torino tantissimi dei nostri clienti storici, persone che vengono da tutto il mondo. Ci siamo resi conto che la maggior parte dei turisti che vengono da Felicin a Monforte, di Torino vedono solo l’aeroporto e pensiamo che sia un peccato, perché questa città è ricca di una storia e di una bellezza che sono uniche in Italia. Se nel nostro piccolo riusciremo a far conoscere un po’ di più Torino nel mondo avremo reso un servizio a una città che amiamo e che se lo merita davvero.»

Felicin alla Consolata, boutique bistrot dell’Antica Erboristeria si trova in piazza della Consolata 5 ed è aperto tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 9:30 alle 20:00 e il giovedì, il venerdì e il sabato fino alle 23:30.

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