Autoctono piemontese, dal colore rosso rubino e dai profumi intensi e inconfondibili di rosa e di violetta, il Ruchè deve la sua riscoperta a un parroco lungimirante, Don Giacomo Cauda, che ne capì il potenziale e l’unicità e ne impiantò il primo vigneto a Castagnole Monferrato, unico cru riconosciuto dal Ministero.
Nel 2016 Luca Ferraris ha acquisito la vigna storica di Don Giacomo Cauda da cui deriva il Ruchè “Vigna del Parroco”, sapendo cogliere l’importanza di preservare il lavoro delle generazioni passate e dargli valore. Viaggiatore instancabile, diventato per natura tra gli ambasciatori del Ruchè nel mondo con Ferraris Agricola, ne ha raccolto il testimone contribuendo a portare la denominazione a essere riconosciuta a livello internazionale. Il rapporto tra la Vigna del Parroco e Ferraris è molto di più del legame con quella terra e quei vigneti, che racchiudono in sé la genesi del Ruchè.
Tutto ebbe inizio cento anni fa, quando il bisnonno di Luca, Luigi, emigrato in California per prendere parte alla “Golden Rush”, riuscì con i proventi ottenuti a far acquistare alla moglie la casa dove tuttora si trovano le cantine storiche della famiglia, a Castagnole Monferrato. Da allora il filo che lega il genius loci di Ferraris a Castagnole Monferrato non si è mai spezzato. Un’interazione di luogo e identità che ha attraversato i decenni senza mai perdere la sua vocazione naturale di rispetto del territorio, tutela della viticoltura d’eccellenza e carattere dei vini. Ferraris Agricola custodisce il lavoro delle generazioni passate coltivando il futuro di quelle a venire, vinificando vitigni autoctoni, in purezza, frutto di orgoglio contadino e capolavoro agricolo in continua evoluzione.