La pizza, Gino Sorbillo, ce l’ha nel sangue. La sua è una delle famiglie di pizzaioli più antiche di Napoli, là dove la specialità italiana per eccellenza ha da sempre la sua patria d’elezione.
I nonni di Gino, Luigi Sorbillo e Carolina Esposito, aprirono la loro prima pizzeria nel lontano 1935 su via dei Tribunali, nel centro antico di Napoli. Dei loro 21 figli – sì, proprio 21 -, tutti divennero pizzaioli, nessuno escluso. Il papà di Gino, Salvatore, avviò il figlio alla professione molto presto, lasciandolo crescere nella pizzeria di famiglia dove apprese i segreti della vera pizza napoletana, quella che lui stesso ama definire “dei vicoli poveri della città”, cioè più grande, generosa e accessibile a tutti.
Ben presto, la passione si fece mestiere e il mestiere divenne ricerca. Costante, sulla materia prima, sull’impasto, sui grani, su tutto ciò che poteva rendere la pizza un prodotto di pregevole fattura, ma al tempo stesso democratico, semplice, per tutti.
I successi non tardarono ad arrivare, e il nome di Gino Sorbillo superò ben presto i confini nazionali. Oggi, le pizzerie di Gino Sorbillo sono sparse in tutto il mondo tra Napoli, Roma, Milano, Genova, Tokyo, New York, Miami e, a partire da metà gennaio, anche a Torino.
La location è in via XX Settembre angolo via Buozzi, nel pieno centro della città e, come da tradizione della “filiale” napoletana, si accederà esclusivamente senza prenotazione. Le pizze, preparate con gli speciali mix di farine biologiche selezionate da Sorbillo, saranno sia tradizionali che più sperimentali, e i condimenti verranno utilizzati anche per le paste che completeranno il menu insieme agli antipasti e ai dolci tipici della tradizione napoletana.