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Circa 500 milioni di copie vendute in tutto il mondo, che ne fanno la terza opera letteraria più letta di sempre dopo la Bibbia e il Libretto Rosso di Mao-Tse-Tung. Ottanta, invece, le lingue in cui è stata tradotta, tra le quali anche il latino e il greco antico. Otto adattamenti cinematografici che hanno incassato, complessivamente, quasi otto miliardi di dollari. E si tratta di numeri in costante aumento.
Quella di Harry Potter è una tra le saghe più famose e fortunate della storia, ed è probabilmente la più letta di sempre. Incredibile, visti i numeri, pensare che la sua autrice, Johanne Kathleen Rowling, abbia incassato più di un «no» dalle case editrici cui inizialmente propose il suo lavoro, finché la quasi sconosciuta Bloomsbury accettò di pubblicare “Harry Potter e La Pietra Filosofale”, il primo volume della saga. Il resto è storia.
Nell’universo magico di Harry Potter, di cui quest’anno ricorre il ventennale, non mancano episodi conviviali all’insegna di pietanze, bevande e banchetti fantasiosi che sono stati raccolti in diversi ricettari comprensibili anche ai Babbani (che nei romanzi sarebbero le persone senza poteri magici).
A parte le cene nella Sala Grande della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, le occasioni in cui ritrovarsi a mangiare e bere qualcosa diventano sempre più frequenti con l’infittirsi della trama e l’approfondimento della vita quotidiana dei maghi.
Ecco quindi spuntare ritrovi come Il Paiolo Magico, secondo le leggende il pub più antico di Londra, aperto sia ai maghi che ai Babbani (che per via dello Statuto di Segretezza sono ovviamente ignari della componente magica del locale) e diventato ormai una vera e propria istituzione tra i britannici.
E, spostandoci nella magica cittadina di Hogsmeade, come dimenticare I Tre Manici di Scopa? Probabilmente il pub più rinomato della zona, frequentato dagli studenti di Hogwarts, ma anche dai sui professori. Padrona di casa qui è Madama Rosmerta, una strega cordiale sempre pronta a servire specialità come la Burrobirra o l’Idromele, la sua specialità.
Se invece vi sentite in vena di frequentare posti poco rassicuranti, non perdetevi il pub Testa di Porco, sempre a Hogsmeade, noto per la sua clientela non proprio raccomandabile e per il misterioso gestore, che giocherà un ruolo fondamentale nell’ultimo capitolo della saga.
E fin qui si è parlato di bere, ma se volessimo mangiare qualcosa o, addirittura, riproporre durante una cena Babbana i piatti dei maghi? È chiaro fin dal primo banchetto che Harry Potter e i suoi amici non patiscono certo la fame a Hogwarts:
«I piatti di fronte a lui erano ora colmi di cibo […]: arrosto di manzo, pollo arrostito, cotolette di maiale e costolette d’agnello, salsicce, bacon e bistecca, patate bollite e arrosto, fritte, Yorkshire pudding, piselli, carote, sugo di carne, ketchup e, per qualche strana ragione, caramelle alla menta piperita.»
Insomma, nel mondo dei maghi si mangia e si beve bene come nel mondo dei Babbani. Volete provare a cimentarvi con qualche ricetta magica? Qualche mese fa, Salani Editore ha pubblicato il ricettario ufficiale di Harry Potter, con 40 ricette tra dolci, salate, vegane, senza glutine e vegetariane. Si spazia dalle “Bacchette-Grissino di Olivander” ai “Dolcetti Rocciosi di Hagrid”, senza dimenticare il “Pasticcio di Pollo della Sala Grande”. E se volete fare una torta di compleanno memorabile c’è anche la ricetta della “Torta con lo Stemma di Hogwarts”, il sogno proibito di ogni fan del maghetto più famoso del mondo.