Siete mai stati a mangiare in un ristorante vegano a Torino? La cucina vegana, o “cucina vegetale” se preferite, è protagonista nella nostra città. Sono sempre di più i ristoranti che affiancano alle proposte tradizionali dei percorsi a base vegetale capaci di accontentare tutti, anche i carnivori. Ma ci sono anche ristoranti che hanno scelto, per svariate ragioni, di proporre una cucina esclusivamente vegana, con ottimi risultati. Oggi ve ne raccontiamo tre.
ANTONIO CHIODI LATINI: IL CUOCO DELLE TERRE
Diciamoci la verità: se sei un ristorante 100% vegetale e riesci lo stesso ad avere tra i tuoi clienti abituali degli onnivori vuol dire che si mangia veramente bene. In effetti, da Antonio Chiodi Latini è facile che buona parte dei tavoli sia occupata da onnivori, curiosi di provare per la prima o per l’ennesima volta la cucina del “cuoco delle terre”. Tutti noi, a prescindere dal tipo di dieta che seguiamo, mangiamo spesso piatti 100% vegetali anche senza accorgercene. Antonio Chiodi Latini invece non solo ce lo dice, ma ci propone ricette realizzate con tecnica impeccabile, ingredienti abbinati e lavorati in maniere talmente fantasiose che una cena nel suo ristorante sembra un giro in giostra, con le stesse emozioni.
Altrettanto interessanti sono le storie dei suoi fornitori, piccoli produttori, talvolta di agricoltura eroica, che gli forniscono materie prime di qualità e spesso di nicchia, difficili da reperire nei classici mercati. Così, la cucina 100% vegetale diventa non solo accessibile a tutti, ma anche appetibile, con antipasti, primi, secondi e dolci di straordinaria fattura e fantasia, un’esperienza capace di far ricredere anche i più scettici.
L’ORTO GIÀ SALSAMENTARIO: AL CUORE DEL VEGETALE
Se vi state chiedendo il perché del nome curioso di questo ristorante, vi basti sapere che il Salsamentario (che in dialetto toscano significa “salumiere, pizzicagnolo”) era uno storico locale di via Monferrato, la cui nascita risale addirittura al 1920. È stata per anni una gloriosa gastronomia finché ha chiuso i battenti ed è stata rilevata da Eduardo Ferrante, che ha voluto ricordarne l’origine mantenendo la dicitura nel nome del suo nuovo ristorante, L’Orto. E anche in questo caso, nomen omen, perché il ristorante di Eduardo è 100% vegetale, con una chiara impronta mediterranea.
Per lui è stato facile scegliere cosa fare nella vita, essendo cresciuto fin da piccolo in cucina con la mamma, che gli ha trasmesso il piacere di fare da mangiare. Nei piatti de L’Orto, questo sentimento si sente, così come si sente il desiderio di Eduardo di far divertire i suoi ospiti con ricette a base di prodotti vegetali di stagione. La ricerca è parte integrante di un menu che viene provato e riprovato nel laboratorio del ristorante finché i piatti non sono perfetti e pronti per soddisfare tutti i sensi. Anche questo fa parte del divertimento soprattutto del grande rispetto che all’Orto dimostrano sia per l’ospite che per la materia prima.
SOUL KITCHEN: ALTA CUCINA VEGETALE
La creatività, di per sé, non ha limiti. Dunque, la creatività vegetale, espressione che si può a pieno titolo applicare a Soul Kitchen, rappresenta tutte le strade che potenzialmente può percorrere la cucina vegetale, quando indirizzata dal giusto ispiratore. In questo caso è Luca Andrè, chef e proprietario di un ristorante che ha fatto della fantasia e della sperimentazione le sue parole chiave. In effetti, leggendo il menu ci si accorge subito di quanto ricchi siano i piatti e di quanta tecnica vi sia dietro.
La parola “banalità” in questo caso non è nemmeno contemplata in una carta che potrebbe tranquillamente appartenere a un ristorante dall’altra parte del mondo, e questo perché la cucina vegetale, di per sé, è una tela bianca su cui si può dipingere con un solo diktat: nessuno degli ingredienti utilizzati può essere di origine animale. A parte questo, si può fare tutto. Eccezion fatta per i piatti ormai storici del ristorante, che di tanto in tanto fanno capolino nel menu, la carta cambia spesso, seguendo la stagionalità dell’ingrediente e concedendosi spesso variazioni sul tema di piatti o chef famosi, rielaborati in chiave vegetale. Ottima la selezione dei vini, in particolare le etichette naturali.