• blog

Una serata a Rivoli al Bistrot del Castello

Si chiama il Bistrot del Castello perché sorge proprio ai piedi del Castello di Rivoli, l’imponente fortificazione edificata tra il IX e il X secolo e scelto da Emanuele Filiberto come sede della corte, quando questi decise di spostare la capitale del Ducato a Torino nel 1563.

È in tempi molto più recenti, tuttavia, che Gabriella Ierace e Cosimo Marotta hanno fatto il loro ingresso al Bistrot, circa dodici anni fa.

GABRIELLA IERACE E COSIMO MAROTTA AL BISTROT DEL CASTELLO DI RIVOLI

Il locale veniva da una serie di gestioni che non erano riuscite a valorizzarne le potenzialità, tanto è vero che i dubbi, per lo meno all’inizio, erano tanti anche per i nuovi gestori. Fortunatamente, la nuova gestione cominciava sotto auspici migliori: Gabriella, torinese di nascita, è di origini calabresi e fin da subito nella sua cucina ha voluto inserire ricette, ingredienti e tradizioni delle sue due terre, creando un menu mediterraneo che tocca l’Italia dal Nord al Sud.

In sala invece, l’entusiasmo e la capacità di accogliere dimostrata da Cosimo, torinese di origini napoletane, ha subito contagiato gli ospiti, che spesso tornavano al Bistrot tanto per la cucina quanto per l’atmosfera, che sappiamo essere elementi complementari per il successo di ogni locale.

L’ARRIVO DI ALESSIO PEZZILLI

Fino al 2018, Gabriella è stata l’unica chef del Bistrot del Castello, ovviamente coadiuvata dalla sua brigata. In quell’anno arrivò Alessio Pezzilli, giovane talentuoso con alle spalle diverse esperienze in ristoranti di livello, molti dei quali stellati Michelin.

Alessio Pezzilli e Gabriella Ierace

Gabriella e Cosimo credettero subito in lui e, con il passare del tempo, lei gli cedette sempre di più le redini della cucina, continuando comunque, come succede ancora oggi, a supervisionare la scrittura dei nuovi menu e la realizzazione dei piatti.

LA MATERIA PRIMA

E proprio di questi andiamo a parlare ora, iniziando dagli ingredienti di cui sono composti. Parlando con Cosimo, abbiamo percepito la grande cura con cui sceglie la materia prima, che si pregia di non acquistare dalla grande distribuzione, ma solo da piccoli artigiani locali. Questo accade per la carne, solo di razza fassona, acquistata dal macellaio di fiducia, ma anche per i pesci, per la verdura e per la frutta, che sceglie personalmente dai produttori di zona.

bistrot castello rivoli

Molto spesso, questa ricerca puntigliosa del prodotto porta in tavola delle vere e proprie chicche, come per esempio il polpo del Marocco, quello che viene considerato a detta di molti il migliore di tutti per consistenza, gusto e dimensioni. Qui al Bistrot del Castello in questo periodo viene servito impanato con farina di mais su vellutata di baccalà e patata, una chiara rivisitazione del classico polpo e patate cui siamo abituati.

Questo a dimostrazione del fatto che la cucina del Bistrot parte da radici comuni, conosciute, ma le rielabora in chiave gourmet senza esagerazioni, ma senza lasciare nulla al caso. L’importante, per Gabriella e Cosimo, ma anche per lo chef Alessio Pezzilli, è che tutti possano dire di essere stati bene al Bistrot, di aver mangiato una cucina mediterranea ben realizzata, vivace e non banale.

bistrot castello rivoli

LA CANTINA DEL BISTROT DEL CASTELLO DI RIVOLI

La Cantina segue lo stesso iter della sala per composizione e gestione. Etichette più e meno conosciute, ma sempre di assoluta qualità. La filosofia è di quelle che ci piacciono: prezzo di base corretto, prezzo al pubblico corretto e nessun prodotto a tre zeri, affinché tutti possano scegliere quale bottiglia aprire senza essere eccessivamente influenzati da ciò che vedono a destra del menu.

Insomma, il Bistrot del Castello a Rivoli è un ristorante che vale la pena provare se vi piacciono la buona cucina mediterranea, il buon vino e, soprattutto, se vi piace mangiare in posti dove vi sentite accolti e a casa.

Altri Post di Menu à Porter