A Torino abbiamo dei locali unici: si chiamano Piole e sono tavole veraci dove si mangia la vera cucina piemontese.
di EDOARDO GATTI
Potrei definirmi un foodlover/foodblogger/foodwriter, ma in realtà sono semplicemente uno a cui piace tanto mangiare (e bere) bene!
Per lavoro e per passione giro sempre tra ristoranti e locali e chi mi conosce mi chiede spesso consigli su dove andare a mangiare. Allora mi sono detto “perché non fare una rubrica settimanale in cui raccogliere qualche spunto interessante?” (qui si era già parlato di 12 cocktail bar con cucina a Torino).
Di seguito trovate 12 piole veraci in cui mangiare la vera cucina piemontese (ma non solo) a Torino.
12 Piole veraci a Torino
PIOLA DA CELSO
Chi dice che a Torino non si mangia più piemontese, evidentemente non è mai stato alla Piola Da Celso. Ci può essere tutto il vociare che vuoi, ma quando entri le due sorelle (che sono le figlie di Celso) ti sorridono, ti salutano e ti preparano un tavolo con la tovaglia di carta e l’ombretta d’ordinanza e ti leggono il menu. Antipasti piemontesi a gogo (insalata russa, peperoni con le acciughe, tomini, salame crudo e cotto, albese, vitello tonnato) primi di pasta fresca, secondi di carne e vino sfuso (ma anche in bottiglia) a volontà. Tanto facile entrare (se hai prenotato) quanto difficile uscire: da un posto così non te ne andresti mai. Alla sera, il menu completo fa 25 €.
Via Verzuolo, 40, Torino – 0114331202
LA PIOLA D’LE 2 SORELE
La pausa pranzo alla Piola d’le 2 Sorele è un’esperienza mistica. Fuori c’è spesso la fila per entrare in questo rustico tempietto della cucina piemontese, situato sulle rive del Po in zona Barca. Le due sorelle sono Gessica e Susanna, rispettivamente in sala e in cucina, guidate dal papà Gianni, un vero personaggio. A pranzo c’è il menu fisso, mentre a cena si può scegliere da una carta che parte dagli antipasti e arriva ai dolci, tra tonnato, bagna caoda, acciughe, risotti, gnocchi e agnolotti freschi, senza dimenticare i tajarin, i secondi di carne, i contorni freschi e i golosissimi dolci. In alternativa, il menu fisso con vino sfuso incluso fa 25 €.
Strada del Pascolo, 61, Torino – 0112732370
CAFFÈ VINI EMILIO RANZINI
È uno dei posti più strani di Torino, ma strani belli. È a due passi contati da una delle piazze principe della movida, piazza IV Marzo, ma si trova sabaudamente nascosto in una viuzza laterale. Lo gestisce la famiglia Ranzini da circa due generazioni, e gli interni probabilmente saranno rimasti gli stessi da allora, il che è assolutamente parte del suo fascino. Qui, gli antipasti piemontesi arrivano sul vassoio e i vini sfusi rigorosamente in caraffe e ombretta. Da non perdere sono i ricchi taglieri di salumi, ma soprattutto i piatti tipici della merenda sinoira piemontese: le acciughe al verde la giardiniera, i friciulin (frittelline), la lingua e naturalmente il vitello tonnato.
Via Porta Palatina, 9/g, Torino – 0117650477
CANTINONE SAN PAOLO
“Profumo di Piola”. Potrebbe essere il titolo di un film, e Cantinone San Paolo il suo set. Trovare un pezzo forte in questo luogo sospeso nel tempo non è facile: è tutto buonissimo. I muri della sala sono ricoperti di bottiglie (che si possono anche acquistare al dettaglio), ma se ci andata per mangiare, lasciatevi consigliare un buon vino sfuso, magari un Grignolino, di cui hanno un’ottima referenza. Potete usarlo per accompagnare un plin fresco, o magari la trippa in umido, o perché no una carne cruda con una spruzzata di olio, pepe e sale: pura libidine. Niente menu fisso, ma i prezzi della carta sono davvero pop: antipasti a 8 €, primi massimo a 10 €, secondi tra 10 € e 12 €.
Via Vigone, 24, Torino – 3397875509
LA MAISON DI CHEZ RINOO
Tra Piola e Trattoria, questo localino in pieno centro è leggenda grazie alla sua proprietaria, la temibile Brunilde, e suo marito, lo chef Rino. Brunilde è colei che tiranneggia sulla sala, rendendosi protagonista di siparietti esilaranti con i clienti che non si attengono alle sue specifiche direttive (tranquilli, lei scherza, è il suo personaggio). Rino invece, al sicuro nella sua cucina, prepara gnocchi, tajarin, plin, carni e tutto ciò che di più buono si può mangiare a Torino, con verdure prese al mercato di Porta Palazzo e instancabile fantasia. Per finire, non perdetevi le mitiche crostate di Brunilde.
Via S. Francesco da Paola, 9, Torino – 0118125125
TRATTORIA BAR COCO’S
Se quel perlinato pieno di foto potesse parlare, racconterebbe le storie delle generazioni che hanno vissuto Coco’s dal 1974. Questo locale è una bacheca di ricordi, una capsula del tempo che rimane fieramente uguale a se stessa anche quando si tratta di andare contro le abitudini di oggi, come quella di prenotare a pranzo: qui non si può, vai e se c’è posto ti siedi, se no aspetti un attimo, altrimenti ritorni. La cucina è varia e di qualità, con cavalli di battaglia come la cotoletta battuta a mano, le zuppe (ceci con costine di maiale e verza è da urlo), i risotti, la pasta fresca e chi più ne ha, più ne metta.
Via Bernardino Galliari, 28, Torino – 011657465
OSTERIA LE RAMINE
Sono le pentole di rame che si trovano sui tavoli a dare il nome a questa piola d’altri tempi, anche se l’insegna, in realtà, recita “Osteria”. Chiamatela come volete, l’importante è provarla. Potete scegliere due strade: avventurarvi nell’interessante menu degustazione, oppure ordinare alla carta, in ogni caso sarà un’esperienza. Qualche ottimo pesce di lago fa capolino ogni tanto tra agnolotti, risi, e carni preparati con fantasia, utilizzando anche prodotti alpini (a tal proposito, non perdetevi il carrello dei formaggi) e verdure sempre di stagione. Ah, a volte hanno sua maestà la Finanziera.
Via Isonzo, 64, Torino – 011 380 4067
BARBAGUSTO
A ognuno il suo allenamento. Il mio è “destro, sinistro, antipasto misto”, e lo faccio qui da Barbagusto ogni volta che ci vado. Tutte le prelibatezze piemontesi che aprono il pasto si trovano proprio in questa voce di menu che fa luccicare gli occhi e le papille gustative. Barbagusto è casa, e in effetti ti accolgono come se fossi un parente lontano che non vedono mai: con calore e desiderio di farti da mangiare. I piatti della tradizione ci sono tutti, e c’è anche qualche incursione da Centro e Sud Italia, ma se non avete voglia di un pasto completo, non temete: un bicchiere di vino e la merenda sinoira sistemano tutto. Plus: hanno anche le mezze porzioni per provare più portate!
Via Belfiore, 36, Torino – 0112760233
TRATTORIA VALENZA
L’insegna recita “Valenza Antica Trattoria”, e così come il suo locale, è rimasta ferma agli anni ’70, quelli belli, di cui a volte sentiamo una mancanza che si può colmare solo sedendosi a tavola. Ci sono dei salumi, in cucina, che sono la fine del mondo conosciuto e anche di quello sconosciuto. Vengono affettati al momento e compongono uno dei taglieri più golosi che ci siano in città. Sono perfetti, per esempio, insieme a una pasta e fagioli con le cotiche, a un piatto di gnocchi o magari prima di una trippa in umido. A volte, il proprietario te li porta e si siede a fare due chiacchiere con te.
Piazza Borgo Dora, 39, Torino – 011 521 3914
TRATTORIA MOMBERCELLI
In questo caso non si può parlare proprio di Piola, perché la cucina è sia piemontese che toscana, quindi parleremo di Trattoria. I genitori dell’attuale titolare, ai quali lei è subentrata, sono una piemontese e l’altro toscano, quindi qui la cucina è davvero una questione di tradizione. Gran selezione di carni, paste ripiene (alle volte anche di pesce), ma anche tomini, polpette e verdure di stagione (quando è ora di carciofi, se li amate non potete non assaggiarli qui a Mombercelli). A pranzo, la formula è a prezzo fisso con scelta tra tre antipasti, tre primi, tre secondi + contorno e dolce della casa a 13 €.
Via San Paolo, 11, Torino – 0113855242
ANTICHE SERE
L’osteria della famiglia Rota è un’istituzione in città, e con il 2021 è arrivata a trentun anni di onorato servizio. Antonella sta in sala e suo fratello Daniele in cucina, e la carta è un inno alla tradizione casalinga piemontese di una volta. I grandi classici ci sono tutti: tomino elettrico, acciughe al verde, vitello tonnato, agnolotti, tajarin e poi il piatto simbolo dell’osteria, lo stinco. D’estate si può gustare il carpione, a coronamento di un tripudio di piatti senza fronzoli che privilegiano la materia prima di stagione e la ricerca del km zero il più possibile. La panna cotta è da oscar, una delle migliori della città. Sono talmente bravi che quest’anno hanno ricevuto niente meno che la menzione nella Guida Michelin nella sezione Bib Gourmand!
Via Cenischia, 9, Torino – 0113854347
OSTERIA LE PUTRELLE
Sono passati più di vent’anni da quando Giovanni Foresto ha aperto Le Putrelle, nata come vineria e presto trasformata nell’osteria che è oggi, con un menu orientato verso la classica cucina piemontese con qualche accenno al Sud Italia. Il menu è stagionale e propone spesso piatti del giorno fuori carta, secondo l’estro dello chef, ma alcune certezze non mancano mai e raccontano il Piemonte in maniera sincera: tagliolini e agnolotti, ad esempio, sono una presenza fissa in tutte le stagioni, così come il misto de La Sinoira, che è una vera e propria merenda sinoira da consumare fuori orario.
Via Valperga Caluso, 11, Torino – 0116599630