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Quattro nuovi piemontesi segnalati dalla guida Michelin

La guida Michelin non è fatta solo di stelle rosse, verdi e di Bib Gourmand. Nel corso dell’anno, la bibbia gastronomica più famosa del mondo inserisce nel suo circuito ristoranti e bistrot senza assegnare un riconoscimento specifico, ma “solo” segnalandoli come indirizzi di pregio per una sosta gustosa.

Spesso, ma non sempre, la segnalazione anticipa l’attribuzione dei premi più consistenti, ma per il momento possiamo, come piemontesi, essere soddisfatti delle novità annunciate dalla “Rossa” per questo febbraio 2024.

Sono infatti quattro gli indirizzi che, tra il torinese e il cuneese, entrano a far parte del prestigioso circuito Michelin. Uno di questi, il Between di Rivoli, lo conosciamo molto bene e già da due anni compare stabilmente nella guida Menu à Porter.

 

Between – Rivoli (TO)

Se volete provare un’esperienza di alta cucina a prezzi ragionevoli, il ristorante di Michela Quaglio e Lorenzo Di Gennaro in viale Partigiani d’Italia a Rivoli è il posto giusto. Lei in cucina insieme alla mamma, lui in sala insieme al papà e alla sorella di lei, hanno creato un format sorprendente dopo aver lavorato in alcuni dei migliori ristoranti del mondo. Un menu internazionale, che si compone di piatti costruiti intorno a un ingrediente principale e poi arricchiti di co-protagonisti ben amalgamati tra di loro. Pesci, carni, selvaggina, verdure, sono tantissime le possibilità che offre Between, ordinabili alla carta oppure in tre menu degustazione da 4, 5 e 6 piatti. E se vi state chiedendo quali prezzi inaccessibili possano avere, date un’occhiata al menu sul sito e stupitevi, perché raramente capita di trovare una cucina di questa qualità accessibile a tutti. Michela e Lorenzo, del resto, hanno immaginato il loro ristorante come un luogo in cui tutti possano sentirsi accolti, coccolati da un ambiente elegante, una cucina di livello e da una carta dei vini molto ampia, che comprende etichette tradizionali, naturali, italiane ed estere.

 

Granoturco Bistrot – Castagnole Piemonte (TO)

Un bistrot contemporaneo, immerso nel territorio del Piemonte più rurale, ma al tempo stesso capace, con la sua cucina, di far sentire l’ospite in un contesto giovane e internazionale.

La carta è ricca di proposte della tradizione, reinterpretate dalla mano dello chef Gian Marco Russo, che dopo importanti esperienze all’estero (su tutte quella al due stelle Michelin Otto e Mezzo Bombana) decide di ritornare nella cittadina che gli ha dato i natali per aprire un suo ristorante, dove la cucina piemontese è grande protagonista insieme ad alcune proposte più creative.

 

Hostaria dai Musi – Alba (CN)

Con lo slogan “cucina tipicamente moderna”, l’Hostaria dai Musi accoglie i suoi ospiti nella centralissima piazza Michele Ferrero di Alba, su cui affaccia in zona pedonale.

Tipicamente moderna significa che accanto ai piatti del territorio ci sono anche molte proposte di pesce, che il ristorante declina con fantasia e creatività e di cui offre anche una ricca selezione di crudité secondo il mercato. Particolare attenzione è stata posta alla carta dei vini, che tra etichette del territorio e proposte nazionali e internazionali offre tante referenze interessanti anche di birre artigianali della zona.

 

Villa Salina – Moretta (CN)

Deve il suo nome al celebre cuoco di casa Savoia Edoardo Salina. Sorge in una splendida villa ottocentesca finemente ristrutturata dallo chef e patron Ivo Druetta, che vi ha portato la sua idea di cucina, equamente divisa tra proposte del territorio e piatti a base di pesce.

Molto interessante anche la selezione di pizze gourmet che si può gustare a cena e che rende la proposta del ristorante molto fresca e completa.

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