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10 bistrot da provare a Torino

Torino è la dimostrazione che non serve andare a Parigi per trovare un buon bistrot. Ognuno ha la sua idea di che cos’è un bistrot e per noi è quel tipo di locali in cui la cucina, l’accoglienza e l’ambiente sono più informali rispetto a un ristorante classico, senza che questo tolga nulla alla qualità e all’originalità della proposta.

Qui di seguito ve ne segnaliamo 10 bistrot di Torino che secondo noi sono assolutamente da provare.

CA’ MAIS

Bistrot Torino

Quanto è bella via Catania in estate? Così tanto bella, che ti viene voglia di sostarci il più possibile, magari all’ombra degli alberi o in uno dei suoi eleganti bistrot. Su tutti, Ca’ Mais. La cucina si muove tra territorio locale e globale, combinando ingredienti di luoghi lontani con quelli di piccoli produttori a km0. Il risultato è una proposta originale e concreta, con una peculiarità non scontata: i panificati vengono fatti in casa tutti i giorni, così come la pasta, sempre freschissima. La cantina accoglie circa 60 etichette, tra vini italiani, grandi classici, bollicine e qualche chicca per intenditori, perfette per accompagnare i piatti e gli sfizi.

LUOGO DIVINO

Bistrot Torino

Da Luogo Divino, l’ambientazione internazionale ruota tutta intorno al vino e al cibo, con le bottiglie che rivestono le pareti e la cucina a vista, che grazie a un’ampia vetrata si svela agli ospiti nel pieno della sua attività. La proposta pone particolare attenzione alle tapas, che lo Chef Remo Girardi prepara ispirandosi alla dispensa, quindi con ampio uso di verdure, ortaggi e formaggi, senza dimenticare le sfiziose versioni a base di pesci e crostacei. Co-protagonista assoluta è la carta dei vini, che conta circa 900 etichette provenienti da tutto il mondo, con un’ottima rappresentanza di riesling.

MAGNO

Bistrot Torino

Tante le proposte di Magno, a partire dai piatti gourmet, un bel mix di tante cucine e di tanti prodotti diversi, tra orientali, regionali e nazionali. Dai classici fiori di zucca, che però sono ripieni di seirass, al meat sushi e alla scaloppa di foie gras che, con un abbinamento del tutto inedito, incontra l’edamame e la rapa cinese. Gli “small” sono invece delle gustose tapas che precedono la selezione di salumi e formaggi provenienti solo da piccole botteghe artigiane. Assolutamente da provare i taglieri misti, straordinari per varietà e qualità e le pizze, preparate con farina da agricoltura sostenibile e proposte in formato teglia alla romana.

OSTERIE TORINO

Bistrot Torino

In questo bel locale di San Salvario si può cominciare con un tagliere misto di salumi e formaggi, con marmellate e tanti altri sfizi come la terrina di bollito, gli straccetti di pollo in carpione e i tomini alla brace, per poi passare ai risotti, ai plin e agli invitanti secondi come il petto di faraona lardellato o il tonno in crosta di papavero. La lista dei piatti e delle tapas è piuttosto lunga, ma Giulia e i ragazzi dello Staff sapranno sicuramente consigliarvi le migliori, magari abbinandole a uno dei vini della carta, in bottiglia oppure sfusi, da buona tradizione delle migliori osterie.

RAZZO

Bistrot Torino

Se dovessimo descrivere Razzo in una sola parola, questa sarebbe “esplorazione”. La cucina di Nicolò Giugni ne è intrisa: esplorazione sul territorio, sull’ingrediente, sugli abbinamenti e sulle preparazioni. Il campo d’indagine è senza dubbio la ricca tradizione gastronomica mediterranea, che offre allo Chef un panorama di prodotti probabilmente ineguagliabile che va dalle carni ai pesci, dalle frattaglie alle verdure fresche. Là dove la tecnica incontra la creatività nascono piatti che il territorio non si limitano a raccontarlo, ma lo esaltano tanto nei percorsi degustazione quanto nelle piccole portate in formato tapas.

RISTROT GUVIOL

Bistrot Torino

Qui bisogna partire dal nome. “Ristrot” altro non è che la fusione delle parole ristorante e bistrot, un neologismo perfetto per raccontare il Guviol. “Guviol” invece è un acronimo che raggruppa i tre sensi che la cucina deve soddisfare: gusto, vista e olfatto. Ora che abbiamo spiegato il nome, aggiungiamo un applauso per la fantasia e passiamo alla proposta gastronomica, con piatti strettamente legati al territorio, che privilegiano sapori netti e semplicità (da non confondersi assolutamente con banalità). Belle le contaminazioni tra pesce e carne, che spesso si ritrovano insieme nello stesso piatto e che costituiscono la firma dello Chef.

SLURP!

Voi come la chiamate una cucina aperta 365 giorni l’anno, sette giorni su sette, con un’impronta mediterranea e che si arricchisce costantemente di nuove, golose proposte? Slurp! ovviamente. Sono tanti i percorsi che si possono fare qui, abbinando ai piatti i vini di una fornitissima cantina, molti dei quali disponibili anche al calice tra champagne, bollicine italiane, rossi e bianchi. A pranzo, dal lunedì al venerdì, la proposta dello Chef si chiama “Mezzogiorno da cuoco” e cambia tutti i giorni, mentre per i più piccoli è previsto un menu con formati e abbinamenti speciali. Aperitivo e dopo cena sono invece momenti più “international”, con una selezione di cocktail cui possono essere abbinate golose tapas dalla cucina.

SMOKING BAR

Si chiama Smoking Bar perché l’interno ricorda le atmosfere dei club inglesi, con colori caldi che fanno da cornice a una ricca selezione di vini, quasi tutti biodinamici. Una simile varietà permette di creare percorsi divertenti con le tapas e i piatti della carta, che Edoardo ama definire “comfort food”, realizzati con materie prime d’eccellenza, che si tratti di carne, di pesce, di formaggi o di verdure. Sono ricette che conosciamo e che amiamo trovare in giro per città quando sono preparate con precisione. Non solo piatti della tradizione piemontese, ma anche qualche interessante proposta mediterranea per un menu che varia così spesso che le sorprese non mancano mai.

CASAGOFFI

Questo locale estivo, immerso nel verde e affacciato sulle rive del Po, può ricordare un circolo negli arredi, un cocktail bar per la qualità dei drink, e un bistrot per la scelta dei piatti. L’offerta gastronomica comprende tante golosità declinate in formato tapas, dal vitello cotto a bassa temperatura con salsa tonnata (molto piemontese) fino al salmone con guacamole e crème fraîches (più parigino come ispirazione). Non sono da meno le pizze, fragranti e golosissime, con ricette che vanno da Nord a Sud e che cambiano secondo la stagionalità dei prodotti. Il tutto si può accompagnare con i cocktail o con i vini della carta.

MAGGIORA BISTROT

Là dove corso Fiume comincia la sua ascesa alla collina, in uno scorcio che sembra uscito da un libro di Harry Potter si staglia Maggiora, bar e bistrot dal 1960. A pranzo, la proposta è quasi da ristorante: sono infatti tre i primi tra cui scegliere e altrettanti sono i secondi, e questo solo per quanto riguarda la cucina. Nel bancone in classico stile gastronomia che domina l’ingresso, la magia continua: acciughe in tutti i modi, verdure e carne in carpione, lumache ripiene, insalate fredde tipo cous cous e farro, pasta fresca e molto altro. Non prendete come dato di fatto quello che avete appena letto, perché la proposta cambia spesso, mantenendo ovviamente la stessa qualità e varietà.

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