• blog

10 cantine da visitare tra arte e vino

di PIERA GENTA

Possiamo considerare il vino una forma d’arte? Mi sento di rispondere in modo positivo, una forma d’arte in parte opera dell’uomo con un grande aiuto della natura. Pensiamo solamente alle diverse forme di allevamento della vite che caratterizzano i nostri territori, come le pergole a bocca di lupo di Carema, gli impianti a maggiorina perfezionata dall’architetto Alessandro Antonelli, progettista della Mole Antonelliana di Torino, tipico dei vigneti di Boca, l’archetto piemontese  diffuso nel Piemonte occidentale, in modo particolare nelle valli Germanasca e Chisone.

E se vogliamo uscire dal Piemonte l’alberello dell’isola di Pantelleria riconosciuto Patrimonio dell’Umanità, le viti maritate con gli alberi ancora utilizzate nella zona di Aversa in Campania, gli impianti a Bellussera nel trevigiano. Nel corso della storia numerosi artisti, tra cui pittori, scultori, fotografi e grafici hanno trovato ispirazione nel vino e lo hanno rappresentato nelle loro opere. Esempi: il Bacchus di Caravaggio e il Bacco di Michelangelo, la bottiglia di vino di Joan Miró e quella di Picasso. Ed il vino ha influenzato la scrittura: iniziando dai Vangeli, nelle pagine dei Malavoglia di Verga, nel Nome della rosa di Umberto Eco, nel Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, in Sideways di Rex Pickett. Dalla scrittura al cinema: dal sodalizio di James Bond con lo Champagne, il thriller Vinodentro; la commedia Un’ottima annata e Ratatouille. La musica, quella di ieri, Don Giovanni di Mozart, Traviata di Verdi, Barbiere di Siviglia di Rossini … e quella di oggi, con Giorgio Gaber e la sua Barbera e Champagne; Albano e Romina in Felicità, Lucio Dalla con 4 marzo 1943, Roberto Vecchioni in Samarcanda, Celentano con Un po’ di vino.

Si fa sempre più forte il legame con l’architettura, per questo motivo a progettare le cantine sono archistar del calibro di Gianni Arnaudo, Renzo Piano, Mario Botta e molti altri. E le etichette? Mi hanno sempre affascinata quelle piccole opere d’arte alla cui realizzazione hanno collaborato e collaborano grafici ed artisti. Molte di queste bottiglie sono state prodotte in edizioni limitate e sono oggetto da collezione, ma dimostrano quanto sia stretto il rapporto tra vino e arte. Come non ricordare Château Mouton Rothschild che dal 1924 celebra il vino attraverso l’arte con leggendari artisti come Bacon, Mirò, Chagall, Andy Wharol. Ma per stare in Italia, la cantina Produttori di Cormòns che dal 1985 produce il Vino della Pace, le cui etichette vengono realizzate ogni anno da tre artisti internazionali. La nuova tendenza è quella di commissionare a grandi vetrai la realizzazione di bottiglie dalle forme e dai colori originali.

 

L”Astemia Pentita, Via Crosia 40, Barolo (CN) tel. 0173/560501

La cantina dall’anina pop

Appoggiati sulla collina dei Cannubi, due grandi volumi sovrapposti che evocano le forme di due casse da vino fuori scala, circondati da filari di vite per rispettare l’ambiente e sottolineare l’appartenenza al territorio. Il progetto porta la firma dell’architetto Gianni Arnaudo. Il cuore produttivo invece è completamente interrato. All’interno gli spazi sono realizzati con materiali naturali, i soffitti con grandi dipinti murali realizzati da artisti locali ed arredi iconici di Gufram, marchio storico rilevato da Sandra Vezza, lei l’astemia pentita,  come il divano Bocca, il Cactus e la poltrona gigante Mikey dei Sogni.

Terre da vino, via Bergesia 6, Barolo (CN) tel. 0173/564611

Un capolavoro dell’architettura enologica

Altro lavoro dell’architetto cuneese Gianni Arnaudo. Tutto si armonizza al paesaggio: linee incurcvate del tetto ricordano il profilo delle colline, i rivestimenti in lastre di rame ricordano il solfato di rame utilizzato nelel vigne, il legno lamellare di alcune facciate un omaggio all’antica arte della costruzione delle botti. Tutti gli spazi sono collegati da una passerella in acciaio, legno e cristallo. Inoltre è stato creato un itinerario didattico e culturale realizzato dallo street artist romano Mauro Pallotta, in arte Maupal.

 

Mura Mura, regione Vianoce 1, Montegrosso d’Asti (AT) tel. 0141/1852673

Per vivere lentamente e con saggezza

Una nuova impresa imprenditoriale di Federico Grom e Guido Martinetti, fondatori delle gelaterie artigianali Grom. La cantina si inserisce in una realtà più ampia ed articolata con 30 ettari di vigne, frutteti sperimentali, un parco giochi ecologico, una suite sospesa nel vigneto, il relais Le Marne  con stanze dedicate alla poesia e all’arte contemporanea, il ristorante Radici. Ed ancora uno spazio dedicato allo sport con palestra e piscina coperta di 25 metri, dotata di 3 corsie con vista sulle vigne e aperta tutto l’anno.

 

Azienda agricola Michele Chiarlo, Strada Nizza-Canelli, Calamandrana (AT) tel. 0141/769030

Land art tra i vigneti

110 ettari di vigneti tra Langhe, Monferrato e Gavi, i migliori cru nel pieno rispetto di criteri ecologici, del terroir e delle loro espressioni. A Castelnuovo Calcea nel Monferrato troviamo l’Art Park La Court. Un museo a cielo aperto con numerose sculture progettate da Emanuele Luzzati organizzate lungo un percorso fiabesco dedicato agli elementi: Terra, Acqua, Aria e Fuoco ed anche il portale di Ugo Nespolo, che incornicia il paesaggio Monferrino patrimonio dell’Unesco e ancora, interventi di Giancarlo Ferraris e Chris Bangle. Anche le etichette dei loro vini sono piccole opere d’arte.

 

Boroli via Brunella 4 12060 Castiglione Falletto (CN) 0173/62927

Economia circolare tra i vigneti

Accanto alla cascina storica La brunella, un’edificio dedicato esclusivamente alla produzione. La struttura è ricoperta esternamente con un rivestimento in doghe di legno rovere massello derivanti da barriques usate. L’intenzione dell’architetto Guido Boroli è stata quella di evocare il ricordo del ciclo produttivo del Barolo e ottenere un mimetismo con l’ambiente. Non solo un bell’effetto, ma anche funzionalità: il rivestimento, infatti, mantiene un isolamento termico ottimale. Entrando nella zona di degustazione, un’altra scelta di riuso: le piastrelle sono i tappi delle barriques anch’essi riciclati. Ed ancora, la scala di collegamento con la cantina interrata riproduce in scala 12:1 il packaging brevettato per l’azienda vitivinicola.

 

Cascina Adelaide via Aie Sottane 14 – Barolo (CN) 0173/560503

L’architettura visionaria e metaforica

Al fondo di una piccola valle ai piedi del castello di Barolo, disegnata dagli architetti Ugo e Paolo Dellapiana di Torino. Un’architettura segreta con approccio ipogeo per fondersi con il paesaggio e risparmiare energia. Un piccolo gioiello architettonico che prende forma seguendo i percorsi naturali della metamorfosi che porta l’uva a trasformarsi in vino riprendendo gli elementi della terra anche nel profilo che ricorda una collina. Due vetrate: una si affaccia sulle colline, la seconda propone uno  scorcio del piano interrato con le sale dedicate ai processi produttivi.

 

Aziende Vitivinicole Ceretto, Strada Provinciale Alba/Barolo località San Cassiano 34, Alba (CN) 0173/282582

Architetture non ordinarie

La famiglia Ceretto a Castiglione Falletto, nelle vigne della Tenuta Bricco Rocche, ha inserito il Cubo, una struttura architettonica di vetro che rappresenta un monumento al Barolo. Sulle colline di Alba presso la sede delle loro aziende, la Tenuta Monsordo Bernardina,  hanno realizzato l’Acino, una spettacolare veranda dedicato a degustazioni enogastronomiche, incontri,  eventi  artistici, culturali e di promozione del territorio. Hanno affidato la ristrutturazione della Cappella del Barolo a due artisti di fama internazionale, Sol LeWitt e David Tremlett, che l’hanno trasformata in un edificio di straordinario impatto visivo.

 

Fontanafredda, via Alba 15 Serralunga d’Alba (CN) 0173/626111

L’arte di fare il vino all’arte della scrittura

Fontanafredda affianca all’arte del vino il contributo artistico di grandi scrittori ed illustratori italiani, con il compito di raccontare i valori e i sentimenti.Nasce il Barolo Renaissance: cultura e vino insieme a dimostrazione che non si tratta di mondi così distanti tra di loro. Ogni anno, per dieci anni, il Barolo del comune di Serralunga d’Alba sarà lo strumento per interpretare un nuovo rinascimento, dove il rispetto per la Terra diventa anche rispetto per le persone. Il Barolo 2020 celebra il coraggio descritto dallo scrittore  Antonio Scurati ed illustrato da  Monica Barengo.

La Raia, Strada Monterotondo 79 Novi Ligure (AL) tel. 0143 743685

Arte, cultura e territorio

La cantina è stata realizzata su progetto di Ivana Porfiri ed è un esempio per il territorio piemontese di come tecnologia, estetica e tradizione possano convivere. Alla realizzazione delle pareti in pisé – un intervento che si è rivelato molto impegnativo per l’estensione del muro e per la sua profondità – ha lavorato l’austriaco Martin Rauch, che in molti anni di ricerca applicata ha aggiornato le tecniche tradizionali del costruire in terra cruda. Ad oggi questo è l’unico intervento in pisé firmato da Rauch in Italia. Tra le vigne, i boschi e i prati della tenuta si possono ammirare le opere site specific realizzate da artisti internazionali, tra cui  Remo Salvadori, Adrian Missika, Michael Beutler, Tami Izko per Fondazione La Raia.

 

Contratto Winery, via Giovanni Battista Giuliani 56, Canelli (AT) 0141 823349

Il vino si fonde con la storia

Una delle quattro Cattedrali Sotterranee riconosciute Patrimonio Unesco. Un luogo ricco di storia, una splendida cattedrale scavata interamente a mano sotto il fianco dela collina. SI estende per circa 5mila metri quadrati e raggiunge una profondità massima di circa 38 metri. La caratteristica marna sedimentale favorisce il mantenimento della temperatura costante a 13 gradi. Su molte bottiglie dello spumante metodo classico viene riprodotto un celebre manifesto pubblicitario del 1922 di Leonetto Cappiello, considerato il padre della cartellonistica pubblicitaria moderna.

Vietti. Piazza Vittorio Veneto 5 Castiglione Falletto (CN) tel. 0173 62825

Etichette d’autore

A partire dal 1974 alcuni loro vini sono vestiti da opere originali create appositamente da un artista ed ispirate al vino di quell’annata particolare. La tiratura corrisponde al numero delle bottiglie prodotte e le prime cento sono firmate dall’artista. Ogni opera viene utilizzata una sola volta, esclusivamente per il vino di quel millesimo. Dal 1988, in occasione della presentazione del Barolo Villero 1982,  l’etichetta d’autore viene dedicata al vino di questo grande vigneto.  Dal 1990 per la prima volta venne affidato il progetto di un’etichetta a un’artista americana, Janet Fish, presentata nel MoMA, museo di arte moderna, di New York. Poi subentrarono altri artisti americani, come Robert Cuttingham, Wayne Thiebaud e Jerry Uelsmann.

 

Santero s.p.a., Via Cesare Pavese 28 Santo Stefano Belbo (CN) tel. 0141 841212

Hand e bubble art

Nasce nel 2011 la bottiglia Hand, prodotta in esclusiva per 958 Santero. Impresso nel vetro il calco di una mano. In occasione della vittoria dello scorso anno del campionato di calcio da parte del Napoli fu utilizzata per un tributo a Maradona. Bubble Art invece è una gamma di bottiglie disegnate da artisti ed illustratori dal design estremamente creativo. Le ultime creazioni, dall’inconfondibile cartoon-style, sono firmate da Romero Britto, artista di origini brasiliane  fondatore dell’Happy Art Movement.

 

 

 

 

Altri Post di Menu à Porter