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Birrificio La Piazza: Artigianalità, passione, qualità

Qual è il primo Paese che vi viene in mente se parliamo di birra artigianale. Probabilmente tutti starete pensando alla Germania, non è vero? E se vi dicessimo che nel 1800 Monaco di Baviera si contendeva il primato di produzione di birra con Torino? La nostra città ha una tradizione artigianale legata alla birra che affonda le sue radici in un passato lontano, e ne sono testimonianza i grandi birrifici artigianali che, specialmente negli ultimi anni, si sono imposti prima sulla scena piemontese e poi un po’ in tutta Italia.

Tra questi, uno di quelli che da più tempo interpreta con successo questa grande tradizione è il Birrificio La Piazza, una realtà che si può descrivere con tre semplici parole: qualità, passione, artigianalità. Sotto la guida di Maestri Artigiani e Mastri Birrai, il birrificio nasce nel 2007 nell’ambito di un più ampio progetto didattico noto come Piazza dei Mestieri, la cui missione è favorire la preparazione e l’avviamento dei giovani al lavoro, migliorando e innovando i servizi educativi, ponendo attenzione particolare alle politiche di inclusione sociale e alla prevenzione delle diverse forme di disagio giovanile e ai fenomeni di dispersione scolastica. Proprio il quartiere di San Donato, dove sorge La Piazza dei Mestieri, era la sede dei due più antichi birrifici torinesi: Bosio & Caratsch (il primo birrificio nato in Italia) e Metzger.

Birrificio La piazza tra i Maestri del Gusto.

birrificio

Oggi, il birrificio può vantare una serie di riconoscimenti di grande rilevanza come quello di Maestri del Gusto di Torino e Provincia, e anche diversi premi per le birre artigianali collezionati durante gli anni. In via Durandi, annesso al Brew Pub, si trova l’impianto produttivo del Birrificio La Piazza, con la sua sala “cottura” e la cantina dei fermentatori destinati alla produzione delle birre alla spina, che vengono distribuite direttamente in loco insieme o presso il locale di via dei Mille 20 insieme a golose proposte gastronomiche. Le birre in bottiglia invece, che rifermentano direttamente in vetro, sono realizzate nello stabilimento di Vaie, in Val di Susa. Le referenze che vengono prodotte sia in vetro che alla spina sono la bionda Manet, le ambrate Renoir (vincitrice, nel 2013, del secondo premio “Birra artigianale dell’anno” per l’Associazione Unionbirrai), Hopper e Chagall e la scura Turner. Sono servite invece solo alla spina presso il Brew Pub la Klimt (una weizen molto tradizionale prodotta con un 25% di frumento non maltato) e la Jasper, una pils, dalle note erbacee con un buon corpo, scorrevole e dotata di un finale asciutto e molto lungo sulle sensazioni amare. Una menzione particolare merita infine la Turnerly, solo in bottiglia, vincitrice del primo premio “Birra artigianale dell’anno” per l’Associazione Unionbirrai nel 2012 e inserita come “Grande Birra” nella guida delle Birre d’Italia di Slow Food.

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