Il ristorante gastronomico de Il Boscareto Resort & Spa di Serralunga d’Alba, La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti apre ufficialmente al pubblico.
In queste settimane insieme alla riapertura del Resort, è stato inaugurato il nuovo corso del ristorante, fortemente voluto dalla famiglia Dogliani insieme allo chef Michelangelo Mammoliti, che rispecchia il concetto di accoglienza Boscareto e la filosofia di cucina e di sala dello Chef.
A tradurre il tutto in realtà è stato l’interior designer Stefano Guidotti, firma di riferimento consolidata in materia di design applicato all’alta ristorazione.
“Il mio buongiorno si vede dal giardino – come Michelangelo ama ripetere alla brigata –. Per me l’elemento naturale è fondamentale nella creazione di una ricetta: volevo che questo approccio trovasse continuità nel ristorante, con degli interni che parlassero di natura senza dover spiegare nulla. Tutto è semplicemente sotto agli occhi”.
Il progetto ha completamente rimodulato e ampliato il ristorante preesistente, portando la superficie delle sale a un totale di 500 metri quadrati, divisi in ambienti che segnano i diversi momenti del percorso gastronomico, concepiti pensando all’atmosfera di una casa.
«Oggi, finalmente, quando siedo al tavolo del ristorante che porta il mio nome, sento che la mia filosofia di cucina, le mie idee, la mia visione, sono perfettamente rappresentate. Mi guardo intorno e vedo armonia in ogni aspetto, da quello che c’è nel piatto, al tavolo su cui poggia, alla lampada che lo illumina. Tutto ciò che ho sempre desiderato», chiosa Michelangelo Mammoliti.
Assoluta novità alla riapertura del Resort, la serra di 200 metri quadrati, posizionata accanto al viale di ingresso, e l’orto che si trova nel Comune di Barolo, per la coltivazione delle materie prime vegetali, che avviene sotto la diretta supervisione dello chef insieme allo staff dedicato.
LA CUCINA DI MICHELANGELO MAMMOLITI
Naturale, della memoria e istintiva, queste le coordinate dei piatti dello chef Michelangelo Mammoliti, che andranno a comporre tre percorsi degustazione: MAD100%Natura, Emozione e
Voyage.
«Ho capito con gli anni che per essere un bravo cuoco devi avere le mani sporche di terra. Non potrei immaginare la mia cucina senza l’orto, senza la serra. Mi sentirei privato di una parte importante. Sarebbe come togliere il senso dell’olfatto ad un naso. Penso che l’orto e la serra siano una bellissima metafora della vita. Più te ne prendi cura, e più ricevi. Trovo che ci sia molta democrazia in questo. Sarà sempre la natura a guidare le mie azioni e le mie scelte e non potrebbe essere altrimenti. Sono io ad essere al suo servizio».
Alla base della cucina de La Rei Natura c’è uno studio continuo, a partire da quello intorno alla neurogastronomia, che permette a Michelangelo Mammoliti di far rivivere una memoria gustativa
lontana, un ricordo, magari nascosto nei labirinti dell’inconscio, trasformando un pasto in qualcosa di più di un’esperienza gastronomica: una vera, profonda, intima, emozione. I piatti si guardano, si annusano, si masticano, a volte si toccano. E alla fine è il cervello a rielaborare tutti quegli input e a decidere dove posizionare un determinato ensemble di sapori e di suggestioni, se riservargli un posto nella memoria a breve termine, oppure scolpirlo nella corteccia più profonda.