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Langhe, Roero e Monferrato: 12 cantine dove mangiare

di VALENTINA DIRINDIN

Noi piemontesi non ce l’abbiamo il mare, quel posto dove fare una scappata in una giornata libera e godersi un po’ di relax. Il mare di noi piemontesi è diverso, è un mare autunnale e odora di vendemmia appena fatta, di tartufi, di funghi. È il mare delle colline di Langhe, Roero e Monferrato, e del Piemonte tutto, che un tempo erano mare davvero (non ci credete? Chiedete alla Riserva Naturale della Valsarmassa del Parco Palontologico Astigiano) e che oggi sono la meta migliore dove andare a fare una fuga rilassante, o divertente. 

Non è sempre stato così, probabilmente. Quelle che un tempo erano semplici aziende agricole, dedite a fare vino e poco altro, negli anni hanno capito che potevano aprirsi ai turisti, accogliendoli nei loro spazi, dando loro da mangiare i prodotti del territorio, facendoli dormire con la vista sui vigneti e trasformando perfino la vendemmia in un’esperienza. Anzi, in un’experience, come va tanto di moda dire. 

E, anche se di tanto in tanto i puristi storcono un po’ il naso, tutto sommato è bello che sia così. Che il nostro mare diventi sempre più ricco di cose da fare e che la cultura del vino passi anche attraverso la vita vissuta nelle vigne. 

Oggi i vigneti e le cantine si sono trasformati in un punto di riferimento dell’ospitalità del territorio piemontese: è qui che si trovano i migliori ristoranti. È qui che si trovano i relais più belli e panoramici. È qui che si può assaggiare – in senso letterale, ma anche figurato – la cultura del territorio. In vigna ormai si fa di tutto: le vendemmie, certo, ma anche il trekking, i giri in bici, i concerti, i pic nic (provate ad andare a vedere quelli proposti dal piccolo tour operator piemontese Sentieri Gastronomici, che sono carinissimi e personalizzabili. 

Un particolare di un piatto della cantina Damilano

D’altronde è una sorta di ritorno al passato, al valore sociale di un tempo, quello in cui i filari di queste colline fungevano un po’ da agorà, da piazza dove ritrovarsi, dove chiacchierare, dove raccontarsi pettegolezzi sul vicinato, dove fare la merenda sinoira, in un momento di pausa nel mezzo della vendemmia. 

Ecco, oggi i vigneti sono tornati ad essere quella cosa lì. Ed è bellissimo. 

Di seguito vi consigliamo dodici cantine vinicole dove si può anche mangiare, per una gita fuori porta bella e gustosa.  

Azienda Agricola Marrone, La Morra (CN)

Questa bella cantina a conduzione familiare (è in mano ai Marrone da quattro generazioni) ha fatto dell’ospitalità un suo elemento distintivo, affiancando alla produzione di vini del territorio (dal Barolo al Barbera, dal Gavi all’Arneis) una bella proposta di visite e degustazioni. Dopo il giro in cantina, tra botti di rovere e barriques, ci si può fermare sulla magnifica terrazza panoramica e mangiare i piatti della tradizione contadina delle Langhe preparati da mamma Giovanna con l’aiuto dello chef Paolo Garabello.

Dogliotti 1870, Castagnole delle Lanze (AT)

Quella che amo definire “la cantina più divertente del Piemonte” è fatta di ottimi vini e di un grande sentimento di accoglienza, animato soprattutto da Ivan, che insieme ai cugini Alice, Erik e Matteo porta avanti con entusiasmo la tradizione vitivinicola dell’azienda di famiglia. Qui si può prenotare una degustazione con salumi e formaggi del territorio, oppure chiedere di partecipare a un pranzo piemontese di grandissimo livello preparato appositamente dallo chef Diego Bongiovanni, con piatti tipici abbinati, naturalmente, ai vini della cantina.

Carlin de Paolo, San Damiano d’Asti (AT)

Carlin era il nonno (figlio del bisnonno Paolo) che ha messo su questa bella azienda familiare, che oltre a produrre vino oggi si apre alla contemporaneità con spazi dedicati al pubblico. Nella bella stagione il giardino esterno diventa luogo di feste, concerti e appuntamenti estivi, mentre durante tutto l’anno c’è La Merenderia, dove fare una degustazioni di vini accompagnati da taglieri di salumi o pranzare con i piatti della tradizione (venerdì a cena, sabato e domenica a pranzo con menu fisso a 35 euro vini esclusi).

Cantine Damilano, Barolo (CN)

Punto di riferimento sicuro per il vino langarolo, Damilano ha da tempo ristrutturato la vecchia casa di proprietà vicino alle cantine. Qui si trova anche uno dei più noti ristoranti della zona, quello guidato dallo chef Massimo Camia, stella Michelin dal 2001. Nella sua carta tanto territorio, con piatti iconici come il “cubo” della vitella di Fassone o i plin della tradizione ai tre arrosti al fondo bruno mantecato. In abbinamento, naturalmente, i vini della cantina.

Fontanafredda, Serralunga d’Alba (CN)

Fondata dal primo Re d’Italia nel 1858, Fontanafredda è oggi un “villaggio narrante”, che comprende, oltre alla cantina, un hotel, un’osteria, un ristorante stellato e molto altro. Un progetto di successo per conoscere la cultura del vino langarolo e per rilassarsi piacevolmente tra queste colline. Qui si può mangiare nel leggendario Guidoristorante, tra i migliori interpreti della piemontesità, oppure optare per la più semplice cucina dell’Osteria Disguido, dove la tradizione la fa da padrona.

Marchesi di Barolo, Barolo (CN)

Alla sua secolare produzione di vini, la cui storia si può apprendere nelle bellissime cantine di inizio Ottocento dell’azienda, Marchesi di Barolo abbina la proposta della sua Foresteria, un ristorante dove i piatti della tradizione piemontese vengono pensati e serviti in abbinamento al vino ideale di queste colline. A disposizione ci sono tre diversi menu (Tradizione, classico e degustazione) che comprendono nel prezzo anche la visita delle cantine storiche.

Hic et Nunc, Vignale Monferrato (AL)

Una bella cantina, contemporanea sia nel design che nella concezione di ospitalità. Qui, circondati dal verde del Monferrato più autentico, si possono vivere diverse esperienze enogastronomiche: oltre alle visite in cantina con degustazione di vini, infatti, Hic et Nunc propone anche pacchetti più complessi, con la possibilità di assaggiare prodotti del territorio (taglieri di salumi e formaggi), ma anche una cena curata dal resident chef del Relais Sant’Uffizio Gabriele Boffa , progetto firmato da Enrico Bartolini.

Tenuta Carretta, Piobesi d’Alba (CN)

Questa azienda vitivinicola del Roero racconta una storia che risale al 1467, e che oggi viene portata avanti con ottanta ettari di vigneti e con un grande progetto di ospitalità, di cui fanno parte un albergo di charme, una residenza di campagna, un Wine club e due validissime proposte di ristorazione. La prima è il ristorante stellato 21.9 di Flavio Costa, con il suo salone con una fantastica vetrata panoramica sulle colline del Roero. La seconda è la Locanda Carretta in Cannubi, con una vista bellissima su alcuni dei più grandi vigneti del Barolo.

La Torricella, Monforte D’Alba (CN)

L’azienda Agricola Diego Pressenda è forte del lavoro di tre generazioni, che hanno ampliato l’attività vitivinicola proponendo agli appassionati un’esperienza turistica a trecentosessanta gradi, che comprende la degustazione e l’acquisto dei vini, ma anche la possibilità di soggiornare nell’agriturismo, magari regalandosi un percorso benessere con i cosmetici home made all’uva. C’è anche il ristorante, con un menu incentrato sul territorio in cui i prodotti arrivano in gran parte dall’azienda.

Villa Sparina, Gavi (AL)

Un po’ fuori dalle rotte di Langhe Roero e Monferrato, nel Gavi, c’è Villa Sparina, uno di quei posti che sanno entrarti nel cuore. Qui si viene per rilassarsi in mezzo al verde e alle vigne, scoprendo tutto sul Cortese e visitando le storiche cantine. L’albergo, ricavato nella cascina della famiglia Moccagatta e arredato in stile country chic, ha anche un bel ristorante gourmet, La Gallina, guidato dallo chef Graziano Caccioppoli, che cucina i prodotti di questa terra di confine tra il Piemonte e la Liguria.

La Raia, Gavi (AL)

Poco distante da Villa Sparina, ecco un altro posto del cuore: è La Raia, un’azienda agricola biodinamica dove il vino e il territorio incontrano l’arte e la bellezza, grazie a un percorso (il Sentiero dell’Arte) disseminato di opere site specific realizzate da artisti internazionali tra i filari e le vigne. Oltre alle accoglienti stanze perfette per un weekend di relax, La Raia ha anche un’interessante proposta di ristorazione, curata da Tommaso Arrigoni, chef proprietario di Innocenti Evasioni di Milano.

Cantine Ascheri, Bra (CN)

Un tempo nate a Neive, nel 1880 le Cantine Ascheri vennero trasferite a Bra, dove si trovano tutt’oggi, e dove portano avanti l’antica tradizione vitivinicola dell’azienda. A questa si aggiunge la proposta dell’Osteria Murivecchi, che vuole essere un locale di autentica e reale tradizione piemontese, con il menu scritto alla lavagna e tutte le classiche ricette del territorio, che cambiano di stagione in stagione.

 

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