• blog

#Carbonaraday, tre consigli su dove gustarla a Torino

Oggi, 6 aprile, si festeggia il Carbonara Day, evento ideato cinque anni fa dall’Unione Italiana Food con il supporto dell’International Pasta Organization. Un appuntamento diventato ormai imperdibile per chef, appassionati, influencer e golosi di tutto il mondo. Quest’anno inevitabilmente il Carbonara Day si sta svolgendo soltanto sui social e non nei ristoranti come di consueto, ma non per questo sta avendo meno successo: basti vedere la quantità di contenuti Instagram con l’hashtag #carbonaraday.

Del resto stiamo parlando di uno dei piatti più amati dagli italiani, con il quale spesso si cimentano anche molti stranieri rischiando il più delle volte crisi diplomatiche internazionali. Già, perché poche ricette sono controverse come quella della carbonara. La certezza a ben vedere è soltanto una, la presenza dell’uovo, ma già partono i primi dubbi: si usa solo il tuorlo, oppure anche un po’ di albume? Da qui in poi proseguono diatribe di tutti i tipi: pancetta o guanciale? Pasta lunga o corta? Pecorino, parmigiano o tutti e due?

Non sarà oggi che tutti i dubbi sulla carbonara verranno fugati, ma questa non è per forza una cosa negativa, anzi: è bello pensare che una ricetta sia così diffusa, famosa e universale da modificarsi e subire contaminazioni.

Per celebrarne le sue molteplici versioni noi abbiamo pensato di segnalare le nostre preferite a Torino, e non possiamo non cominciare con la carbonara de i Dù Cesari, preparata dal mitico Danilo Pelliccia, romano doc: stiamo parlando della versione più classica, quella della tradizione per eccellenza.

La carbonara de I Dù Cesari

Dalla tradizione verace tipica della trattoria passiamo al suo opposto: la carbonara vista dalla cucina stellata del Piano35, capitanata da Marco Sacco e Christian Balzo. Qui anche il nome dichiara la sua distanza dal piatto classico: stiamo parlando infatti della Carbonara au Koque, realizzata con un tagliolino di pasta fresca fatto in casa, una cialda di prosciutto crudo stagionato 42 mesi ed essiccato, una salsa preparata con tuorli, Grana Padano e Gin Ramsbury posta all’interno di un guscio e una cialda di latte.

La carbonara del Piano35

Per finire, visto che siamo a Torino, ci piace citare una carbonara “piemontesizzata”: la Carbonara Torino del ristorante Eragoffi, preparata dallo chef Lorenzo Careggio. Si tratta di una golosa variante che prevede la fonduta di toma al posto del pecorino, il lardo croccante al posto del guanciale, un uovo crudo e una spolverata di tartufo nero.

La carbonara di EraGoffi

Altri Post di Menu à Porter