Cosa cerchiamo quando entriamo in un cocktail bar? Possibilmente una buona carta dei drink e dei distillati, magari uno sfizioso menu ad accompagnare e, senza dubbio, una bella atmosfera.
El Tiki, il nuovo Tapas & Cocktail Bar nato dalla mente di Stefano Zenga (già conosciuto a Torino per aver avviato la catena di locali hawaiani Pacifik Poke), promette di ribaltare la narrazione tipica dei locali serali e notturni costruendo la propria filosofia intorno a due parole: esperienza e divertimento.
El Tiki – dice Zenga – diventerà il locale più divertente di Torino. Deve essere quel posto in cui ti diverti da solo o in compagnia e nel quale l’orario di chiusura è sempre troppo presto. Deve essere un locale in cui tutto è in movimento e diverse culture si fondano nel food, nella mixology e soprattutto nell’atmosfera. Non fatevi ingannare dal nome: non sarà un classico Tiki bar, ma una finestra sul mondo esotico e latino a tuttotondo.
La Filosofia di El Tiki
Questo nuovo Tapas Cocktail Bar Esotico che nascerà a Torino, in Corso Vittorio Emanuele II 35, sarà dunque davvero “esperienziale”, ma l’aggettivo in questione non ha alcuna intenzione di rimanere solo un’etichetta. Si pone, anzi, di diventarne un emblema.
Cosa serve per rendere un locale divertente e indimenticabile? Il Team del Tiki si è posto questa domanda già in fase di progettazione e la risposta che ha ritenuto più valida è stata: il movimento. Movimento strutturale, architettonico, figurativo, enogastronomico.
Si parte da una sala che dialoga con gli ospiti mescolando stili, colori e materiali diversi, come i muri anticati che incontrano carte da parati esotiche, o il bancone coloniale in legno e ottone che poggia su ceramiche in stile spagnolo e parquet. I tavoli e le sedie hanno forme, altezze e materiali diversi, per dare fin dall’ingresso l’idea di un’onda di energia in perenne movimento.
Il locale
L’interior design di El Tiki è stato curato dallo studio internazionale MTM Design di Shanghai, Cina, fondato da Max Trullas Moreno, architetto spagnolo originario di Barcellona, che da circa 15 anni cura l’interior design di ristoranti, bar, spazi commerciali, e molte altre struttura. Tra i 100 best interior design studio d’Asia secondo la rivista di settore AD, attualmente è tra i 5 finalisti in gara per il premio “2020 Best International Lightening” ideato da “Restaurant and Bar Design Award”.
Una menzione particolare merita anche il sistema audio: El Tiki sarà il flag-ship store italiano di “Frog-Is”, una start-up con sede in Hong Kong che ha sviluppato, in partnership con K-Array (società fiorentina leader mondiale in sistemi audio professionali), un sistema audio dalle eccellenti performance che garantisce il massimo dell’esperienza in contesti nei quali l’esigenza è far vivere, in maniera diretta ed avvolgente, l’intrattenimento musicale.
Cosa si mangia e come si mangia da El Tiki
Cocktail bar abbiamo detto, ma con ottime proposte di cucina che possono soddisfare gli ospiti dall’aperitivo al dopocena. Anche in questo caso, però, sarà il movimento a essere protagonista, perché durante l’aperitivo non compariranno file e file di tavoli tutti uguali con mise en place standard e proposte gastronomiche un po’ sbiadite, ma un’esperienza culinaria gourmet nuova e tutta da condividere con sottofondo musicale.
L’aperitivo non prevede mise en place, se non un kit con piattino, forchetta e coltello, perché i piatti sono pensati per essere mangiati con le mani ed essere condivisi. Le protagoniste saranno le vere tapas spagnole, come patatas bravas, croquetas, pintxos, pimientos del Padron, salumi iberici, giusto per citarne alcune… In totale saranno 12 proposte, di cui 9 presenti nella carta e 3 a sorpresa, che non saranno ordinabili ma usciranno dalla cucina durante la serata e saranno presentate direttamente al tavolo dai camerieri, un po’ come capita nei Paesi Baschi con i pintxos.
La cucina, del resto, sarà prevalentemente spagnola con qualche influenza latina e nikkei, che permette alla tradizione giapponese di incontrare quella peruviana. Oltre alle tapas troveremo inoltre sushi rivisitato in stile latino, ceviche e tante altre sorprese che potranno essere gustate anche a cena insieme a piatti più “strutturati”.
Cosa si beve da El Tiki?
La proposta drink di El Tiki si muoverà in tante direzioni: particolare spazio sarà dato ai signature cocktail, realizzati dai bartender coniugando suggestioni personali, viaggi, intuizioni e fantasia.
La grande varietà dei distillati, tutti disponibili in purezza ed elencati su una carta dedicata, permetterà infatti un tour del mondo attraverso i cocktail ed attraverso il bicchiere, con basi di distillati di agave. Dalla tequila al mezcal, passando dal rum per i cocktail più “tropicali”, gin e whisky per una miscelazione più “continentale” ma senza barriere, vermouth per riprendere il classico aperitivo spagnolo e tanti altri.
Anche nella miscelazione ritroviamo quindi il concetto di “movimento” – vero trait-d’union delle diverse anime del locale – lasciando libera ispirazione all’estro e alle origini del bartender che ha studiato anche una piccola carta tiki, una serie di twist on classics (rivisitazioni dei grandi classici della mixology) e che comunque non lasceranno certamente assetato chi volesse ordinare grandi classici della miscelazione, come ad esempio un Negroni.
Vini e birre completano la carta di El Tiki. La cantina sarà composta da circa 40 referenze suddivise tra Italia (circa il 70%) e resto del mondo, con proposte anche piuttosto interessanti come il mai abbastanza conosciuto Cava – il metodo classico spagnolo – che verrà utilizzato specialmente in miscelazione. Le birre invece, sia alla spina sia in bottiglia, strizzano un occhio al mondo latino e ai prodotti d’ eccellenza.