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Fontanafredda, la terra al centro

È nato da una storia d’amore sbocciata tanto tempo fa, quel luogo magico che è Fontanafredda: era il 1858 quando il futuro primo Re d’Italia Vittorio Emanuele II donò alla sua amata Bela Rosina i terreni su cui oggi sorge la cantina. Fu il figlio di questa coppia appassionata, Emanuele Alberto, a iniziare la produzione vinicola in Fontanafredda, dando il via a una serie di primati raggiunti nel corso dei secoli: il primo Barolo spedito oltreoceano, le prime vasche in cemento d’Europa, il primo Barolo con indicazione della vigna in etichetta e il primo Barolo a menzione comunale Serralunga d’Alba. Nel 2008 la proprietà passa di mano, alle redini arrivano Oscar Farinetti e Luca Baffigo, e il cambio di passo risulta subito evidente: i nuovi obiettivi sono sin da subito qualità, sostenibilità e ospitalità. Nel 2009 incomincia la ristrutturazione del Villaggio Fontanafredda che oggi ospita una Fondazione culturale, due hotel e tre ristoranti.

Parallelamente arrivano i primi attestati di riconoscimento sulla qualità: nel 2012 il Barolo la Rosa 2008 entra nella Top 100 di Wine Spectator, come uno dei vini più buoni al mondo, e finalmente, nel 2017, dopo 160 anni, il sogno diventa realtà, la rivista americana Wine Enthusiast nomina Fontanafredda “Cantina Europea dell’anno”. La qualità cresce, intrecciata indissolubilmente con la sostenibilità: nel 2020 inizia il Rinascimento Verde, con il quale Fontanafredda dà vita al suo sogno di rimettere la terra al centro. Lo strumento perfetto per operare questa rivoluzione è proprio il vino, verde dentro, perché sostenibile, ma anche fuori, nel vestito, perché per Fontanafredda il rispetto per la terra è un modo di essere e di pensare. Così, l’acqua viene riutilizzata in maniera consapevole, raccolta nel lago e depurata con l’aiuto del fitodepuratore presente nel Villaggio, dove anche la mobilità è sostenibile, grazie all’utilizzo di muletti elettrici, ai quali, dalla Vendemmia 2021, in vigna verranno aggiunti i primi trattori a biometano.

Nel Villaggio Fontanafredda, sono state realizzate attività finalizzate all’uso razionale dell’energia ed entro il 2022 verrà concluso un impianto di cogenerazione e teleriscaldamento green, riducendo così l’impatto ambientale. Infine, tutti gli elementi che compongono i packaging dei vini sono sani, naturali e rispettosi, in una parola, verdi.

Il Villaggio, oltre che verde, è il primo Villaggio Narrante d’Italia: qui 30 piccoli racconti sparsi all’interno della tenuta ridanno vita al borgo storico, dove ogni scorcio, ogni pianta ed ogni edificio sono narrati per tutti coloro che vorranno visitarlo. Aperto tutto l’anno, il Villaggio offre un’esperienza alla scoperta dei grandi vini delle Langhe, dell’ospitalità a 4 stelle e dell’alta cucina della tradizione all’interno dell’elegante e raffinato Guidoristorante dove lo chef stellato Ugo Alciati e il fratello Piero accolgono i clienti con una proposta culinaria di alto livello. Più informale è invece la proposta dell’Osteria DisGuido al Garden, dove non mancano mai la pasta fresca fatta a mano e la carne alla griglia, la carta dei vini è un viaggio che parte dalle eccellenze di Fontanafredda e Casa E. di Mirafiore per raggiungere tutta l’Italia con le etichette selezionate da 100Vini.

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