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Pariani approda tra i marchi Savencia Gourmet

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La notizia è di qualche giorno fa: Pariani, azienda piemontese leader nel mercato della frutta secca d’eccellenza, entra ufficialmente nel gruppo Savencia, azienda numero 1 al mondo per i prodotti alimentari d’eccellenza.

Quando si verificano situazioni del genere, il timore di tutti è che qualcosa possa cambiare nell’organizzazione di realtà territoriali conosciute da anni, ma con Pariani non corriamo questo rischio.

L’unica cosa che cambierà – dice Mattia Pariani, AD di Pariani – è che potremo investire ancora di più sulla nostra filiera e, di conseguenza, sul territorio italiano. Potremo inoltre migliorare ulteriormente i processi produttivi, acquistando nuovi macchinari per il nostro laboratorio e investendo sulla formazione. Io continuerò a essere l’Amministratore Delegato di Pariani che continuerà a essere la stessa azienda familiare che è stata in questi anni, con lo stesso team di lavoro e la stessa filosofia di produzione orientata al territorio e all’eccellenza.

Mattia Pariani

Ma chi è Savencia? Si tratta di un gruppo internazionale, indipendente e a conduzione familiare, che raccoglie eccellenze alimentari in tutto il mondo e si occupa della loro promozione e distribuzione, supportando i professionisti dell’enogastronomia.

Sapevamo di lavorare bene – continua Mattia Pariani – ma non ci immaginavamo che uno dei gruppi leader dell’agroalimentare mondiale ci avrebbe fatto entrare nel suo portafoglio di marchi gourmet. Savencia è uno dei primi, se non il primo gruppo al mondo che raccoglie marchi alimentari d’eccellenza e Pariani entrerà nel gruppo – affiancando Valrhona come sister company – come unico fornitore di frutta secca tra tutti i marchi presenti. A convincerci è stata la filosofia di questo grande gruppo, che coincide perfettamente con la nostra: ricerca continua dell’eccellenza, investimenti sul territorio e conduzione familiare.

Per Pariani si prospetta quindi un periodo di forte crescita, che porterà nuovi investimenti in tutti i settori della filiera. Tutto questo, senza che all’interno della struttura aziendale e del territorio cambi assolutamente nulla, se non in meglio.

 

 

 

 

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