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Ristoranti a Torino e dintorni, le nuove aperture del 2021

Scalda il cuore, in un’epoca tanto difficile e incerta, l’idea che ci siano persone con la forza d’animo di dare il via a qualcosa di nuovo: è il caso dei ristoratori di Torino e del Piemonte che hanno appena aperto – o stanno per aprire – nuove attività.

Siamo sicuri che chi parte in un momento avverso abbia il vantaggio di possedere una forza e una fermezza che possono portare a grandi successi! Vediamo quindi quali sono le novità nel mondo della ristorazione piemontese, con la speranza di andare a provarle di persona molto, molto presto.

A Torino ci sono ristoranti che hanno già aperto, in piena pandemia. È il caso di Lève, inaugurato a febbraio da Leonardo Bonucci e altri quattro soci. La location di Lève è una splendida villa settecentesca, in passato sede di Villa Vela, situata nel cuore del quartiere Crocetta. La proposta di Vèle si ispira al ristorante Bocasalina di Formentera, ed è proprio lo chef del Bocasalina, Marco De Matteis, a tenere le redini della cucina.

Sempre a febbraio ha aperto i battenti – che affacciano su piazza Madama Cristina – anche El Bonito, nato dalla passione per la cucina di Andrea Angiono e di sua moglie Tony, già proprietari di El Beso, l’unico ristorante messicano di alta cucina gourmet in città. El Bonito si può definire il ristorante spagnolo che mancava, con il suo menu che prevede un’ampia varietà di tapas spagnole, taglieri, jamon iberico Bellota e un’ampia selezione di paellas.

Operativi da gennaio, invece, i ragazzi di Magno, alla conquista del gusto, che hanno movimentato con le loro proposte il centro della città, aprendo a un passo da via Lagrange. Le loro specialità spaziano dalla pizza alla romana ai taglieri composti da salumi norcini della Bottega Renzini e formaggi affinati da Eros Buratti, passando per una proposta di piatti sfiziosi con un’attenzione particolare alle materie prime.

Altre novità sono attese a breve in città: tra queste l’apertura di Renatino pizza & cucina, che prenderà il posto del Catullo Bistrot a San Salvario. Sarà una “trattoria”, definita la casa del “foodporn”, con prezzi accessibili e focus su ricette di pasta della tradizione, come la nerano, la carbonara e la gricia. Non mancherà però una proposta di pizza, hamburger e una particolare novità: le mozzarelle ripiene.

Attesa a breve anche una riapertura, quella del Gramsci, con alcune importanti novità: in cucina ci sarà la consulenza di Luca Zecchin, una stella Michelin alla conduzione del ristorante Guido da Costigliole al Relais San Maurizio, mentre per quanto riguarderà le pizze la firma sarà quella di Fulvio Marino, esperto panificatore e proprietario del Mulino Marino.

Prenderà il posto lasciato dalla Regia Sartoria invece il Civico1, creazione di cinque amici che dopo 12 anni di esperienza vincente con l’Arrocco di Rivoli arrivano nel centro di Torino a proporre le loro pizze al tegamino realizzate con lievito madre, i loro piatti preparati con materie prime provenienti da tutto il mondo e percorsi che dai cocktail portano alle pizze e viceversa.

Anche fuori città le novità non mancano: a partire dalla Rocca di Arignano, meraviglia gotica che sta per aprire i battenti al pubblico con una locanda, alcune splendide suite e una scuola di cucina. Parola d’ordine della cucina della Rocca sarà rendere le eccellenze dell’enogastronomia locale alla portata di tutti e difendere il concetto di filiera corta, favorendo gli ingredienti del territorio e la tutela degli artigiani del settore. Tutto questo con la consulenza dello chef stellato Ugo Alciati, patron del ristorante Guido a Serralunga d’Alba.

Altra attesa novità è Casa di Langa, grandioso progetto del gruppo Krause: si tratta di un resort a 5 stelle affacciato su oltre 40 ettari di colline e vigneti, a Cerretto Langhe. All’interno della struttura, che sarà a impatto zero sull’ambiente, gli ospiti potranno mangiare nel raffinato ristorante Fàula guidato dallo chef Manuel Bouchard, gustando piatti di cucina tradizionale preparati con le materie prime provenienti dagli orti dell’hotel e da produttori locali.

Non una nuova apertura bensì un cambio di location quello del Grecale, che da Novello si è trasferito a La Morra, in mezzo ai vigneti di Barolo, in un ex cascinale con vista mozzafiato e annesse camere.

Tante novità quindi, che accendono la speranza e rafforzano la voglia di tornare a una normalità che tanto ci manca, ad una rinascita della ristorazione che grazie a molti coraggiosi imprenditori ci farà segnare in agenda tanti nuovi indirizzi da provare.

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