• blog

Torino al Congresso di Identità Golose 2023 con Antonio Chiodi Latini

Non poteva essere in un’edizione migliore il debutto dello Chef torinese Antonio Chiodi Latini al Congresso di Identità Golose. La diciottesima edizione del congresso internazionale della gastronomia, in scena dal 28 al 30 gennaio 2023 a Milano, avrà infatti come tema portante “La rivoluzione è servita”. Un argomento che lo chef, maestro della cucina vegetale, sente molto affine al suo pensiero.

Antonio Chiodi Latini Identità Golose

Il panel che vedrà protagonista lo chef del più rinomato ristorante di cucina vegetale di Torino avrà luogo domenica 29 gennaio alle ore 16 in sala blu: alla platea Antonio Chiodi Latini presenterà la sua idea di cucina underground, fatta di studio, sapori nuovi, ricerca e ritorno alla materia prima della terra.

LA LEZIONE DI ANTONIO CHIODI LATINI A IDENTITÀ GOLOSE

La lezione verrà suddivisa in due parti. La prima – che presenterà un grande classico della cucina di Chiodi Latini, “La Rossa Francese” – racconterà “la cucina del passato”, ovvero il percorso fatto negli anni passati dalla cucina vegetale. La seconda parte della presentazione avrà invece come tema “la cucina del presente”, con la spiegazione di come le nuove tecniche, adattate al mondo dei vegetali, stiano dando risposte spesso sorprendenti. In questa seconda parte Antonio Chiodi Latini farà assaggiare al pubblico di Identità Golose uno “spaghetto con friariello”, composto da un’evaporazione di spaghetto nello spray “chicchi di grano”, accompagnata da un  bottone di friariello liofilizzato con una crema di aglio e pastinaca. E la cucina del futuro? «Quella la dobbiamo ancora scrivere», spiega Antonio Chiodi Latini. «Non è detto che non sia una cucina che ritorna agli antipodi, staremo a vedere».

La Rossa Francese. Foto di Virginia Chiodi Latini

«La nostra rivoluzione – spiega lo Chef Antonio Chiodi Latini – è già in atto da anni ed è quella vegetale, un mondo in continuo movimento, in continua evoluzione, che cambia anno dopo anno e che stiamo in qualche modo scrivendo partendo da zero. Per questo abbiamo un passato e un presente in cui stiamo scoprendo al cuore il vegetale, anche con l’aiuto della tecnologia, che ci permette di estrarre il concentrato di sapore della materia prima. Il futuro è ancora tutto da scrivere, anche se noi ci stiamo lavorando tutti i giorni. L’atto rivoluzionario che facciamo tutti i giorni è avere coerenza, consapevolezza e coraggio: senza questi elementi non puoi pensare di essere rivoluzionario».

Altri Post di Menu à Porter